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Giacomo Moretti e Sandro Dini: “Fondi del PNRR fondamentali, serve sindaco capace a captarli”

Gli esponenti del Patto Civico a sostegno di Danilo Bianchi: “Gli anghiaresi guardino a chi ha già dimostrato competenza. Polcri sindaco assente, anche adesso sfugge il confronto”

di Emanuele Calchetti
27/09/2021
in Politica
Lettura: 5 min.
Andrea Laurenzi: “Cambierà totalmente il metodo”

Giacomo Moretti (a sinistra) e Sandro Dini

A ormai pochi giorni dalle elezioni amministrative abbiamo incontrato due candidati del Patto Civico per Anghiari in appoggio a Danilo Bianchi. Si tratta di Giacomo Moretti e Sandro Dini, che hanno ripercorso le ragioni della creazione di questo progetto e sintetizzato gli obiettivi.

Perché la nascita del Patto Civico?

Moretti: Alla base c’è il bene e l’interesse di Anghiari. Riteniamo che in questo momento storico particolare i partiti, a cui pure è riconosciuto un ruolo importante dall’articolo 49 della Costituzione, non siano soddisfacenti rispetto alle esigenze che ci sono. Un patto civico, quindi un’alleanza tra persone che hanno a cuore gli interessi di Anghiari, è la risposta giusta per risolvere le molteplici problematiche che Anghiari ha, in modo particolare dopo gli ultimi 5 anni di amministrazione totalmente insoddisfacente da parte di Polcri. La figura di garanzia è Danilo Bianchi, che ha dimostrato di tenere alla sua cittadinanza, di saper ben amministrare la cosa pubblica e anche di saper attrarre importanti risorse, come quello che su Anghiari sono state investite nel corso degli anni in cui è stato sindaco.

Il vostro giudizio negativo sull’amministrazione Polcri su cosa si basa?

Dini: I rilievi da fare sarebbero veramente tanti. Limitandoci ai principali segnaliamo se non altro un distaccamento completo dal rapporto col cittadino. Infatti per i primi tre anni e mezzo del mandato il sindaco è stato completamente assente, prendere un appuntamento con lui era impossibile, bisognava passare dal filtro di un incaricato a cui raccontare i propri problemi e nella migliore delle ipotesi passavano settimane. La situazione con l’andare del tempo non è migliorata, tanto che i cittadini di Anghiari per avere informazioni sul Covid erano costretti a guardare i comunicati del sindaco di Sansepolcro. Alla fine del mandato ci si è poi accorti che c’era malcontento generale e allora si è iniziato a vendere fumo. In questi ultimi 15 giorni si sono elargiti 40.000 euro alle associazioni, un terzo di quello che doveva essere dato negli ultimi 5 anni, e si sono viste le asfaltature dell’ultimo minuto, l’inaugurazione di impianti elettrici, di un guardrail messo dalla provincia, di un cantiere chiuso che dovrà ancora partire. Insomma è stato un mandato di cui non possiamo assolutamente dare un giudizio positivo, tra l’altro trincerato dietro lo slogan che il comune dovesse essere trasparente. Non è certo stato così, visto anche che molte delibere e determine non vengono pubblicate sul sito del comune o compaiono con grande ritardo. A meno che per trasparenza non si intenda che sembra che l’amministrazione non ci sia stata.

La maggioranza parla di una difficile eredità in termini di cassa, ma il vostro punto di vista è diverso.

Moretti: Non è una questione di punti di vista, parlano le carte e i dati. Durante l’amministrazione La Ferla facevo parte come Polcri della commissione bilancio. Il consigliere Polcri aveva accesso a tutti i dati, contrariamente agli attuali consiglieri di opposizione, e in nessuna delle tante commissioni convocate ha mai sollevato delle eccezioni in merito a un dissesto finanziario. Del resto lui stesso il 31 agosto 2016, tre mesi dopo l’insediamento, nella relazione di inizio mandato diceva che non c’erano criticità da segnalare. Semmai è lui che ha messo in difficoltà le casse del comune di Anghiari, perché non solo ha aumentato la tassazione ma ha anche aumentato il debito, come si evince anche dal libretto che ha mandato nelle case degli anghiaresi. Libretto pagato dal comune, anche se tardivamente sta dicendo di aver chiesto di poterlo rimborsare. Se era obbligatorio per legge è giusto che lo paghi il comune, altrimenti anche se lo rimborserà vorrà dire che si è fatto fare un prestito dagli anghiaresi per pagare la campagna elettorale. Inoltre, tutta la vicenda del presunto buco non va tanto a colpire l’attuale candidato Danilo Bianchi ma va a colpire l’ex sindaco di Anghiari Riccardo La Ferla, che nulla c’entra con questa campagna elettorale e che in maniera strumentale non viene difeso nemmeno dal suo partito e dal candidato Checcaglini, perché probabilmente questo venticello fa comodo anche al PD. Comunque Bianchi ha detto al sindaco Polcri di vedersi in piazza e confrontarsi sui dati. Se il sindaco Polcri scappa da questo confronto, be’, gli anghiaresi non sono sciocchi.

Entrando nel merito del vostro progetto, quali sono i vostri obiettivi concreti?

Dini: Vogliamo fare delle opere utili e vogliamo che il comune ne sia capofila. Per esempio Anghiari ha dei problemi strutturali, il traffico è aumentato tantissimo e c’è bisogno di una strategia per quanto riguarda il parcheggio. Per questo abbiamo individuato tre o quattro punti di parcheggio, uno dei quali vicino alla Casa della Salute, dove gli anziani e i malati sono costretti a fare decine o centinaia di metri per poter parcheggiare o anche semplicemente per scendere se accompagnati, perché lì è pericoloso anche sostare per un attimo. Ci sono grosse piante secche e pericolose, vorremmo realizzare in quella fascia dei posti auto e rimpiazzare il verde in una zona adiacente. Ma i nostri progetti sono tantissimi, certamente il rilancio del turismo, visto che fino ad adesso sono state fatte tante chiacchiere ma pochi fatti, così come per quanto riguarda artigianato, industria e commercio non ci sono stati slancio e visione da parte di un’amministrazione che ha pensato solo a fare il quotidiano. Un’altra cosa importante è la sfera della persona e della famiglia, dove ci sono state carenze incredibili a partire dai campi scuola iniziati in ritardo e con un servizio non soddisfacente. Allo stesso modo dovremo prevedere un aumento dei posti e l’inserimento di nuove strutture per tenere i nostri anziani, affrontando una questione che non riguarda solo Anghiari ma l’intera vallata.

Moretti: Sarà cruciale il tema del reperimento dei fondi del PNRR, che avranno una ricaduta incredibile sulle nostre imprese, le nostre aziende, la nostra banca e tutto ciò che è locale, nonché i posti di lavoro: dobbiamo far lavorare gli anghiaresi ad Anghiari, altrimenti non riusciremo ad arrestare questa emorragia di abitanti che abbiamo da anni. Pensiamo al futuro di Anghiari e alla concreta possibilità di rivalutare il centro storico, il comune e anche gli immobili privati, perché un aspetto importante nel programma che abbiamo è quello di costituire immediatamente un ufficio che si chiamerà Superbonus 110 per aiutare anche i privati a captare le risorse per rivalutare il proprio partrimonio immobiliare. Invito a guardare a chi fra i tre candidati a sindaco ha già dimostrato di saper fare gli interessi di Anghiari: il sindaco Polcri si vanta di aver portato ad Anghiari 250.000 euro, Danilo Bianchi negli anni della sua amministrazione ha portato 15 milioni di risorse esterne al bilancio del comune, fondi che saranno comunque molto inferiori a quelli a disposizione nel post-pandemia. Ma se non metteremo insieme una squadra e un sindaco capaci di captarli andranno ad altri comuni e non ci saranno più.

Tags: elezioni amministrativeElezioni AnghiariGiacomo MorettiPatto civicoSandro Dini
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