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Alan Rossi, il maestro che studia le fiabe

Intervista al saggista biturgense, recentemente vincitore del Premio Letterario Internazionale Città di Sarzana

di Luca Dell'Omarino
17/01/2022
in Cultura
Lettura: 3 min.
Alan Rossi, il maestro che studia le fiabe

Alan Rossi

Cresciuto a Sansepolcro, dove è nato nel 1977, da qualche anno Alan Rossi vive a San Giustino e insegna alla scuola primaria di Pistrino. Dopo aver conseguito la laurea in Conservazione dei Beni Culturali, Alan ha cominciato la sua carriera di docente, ed è proprio in quel periodo che ha cominciato ad appassionarsi alla scrittura. “Mentre già insegnavo, mi sono laureato anche in Filologia Moderna. La letteratura, nello specifico quella per l’infanzia, è un tema che mi è sempre interessato molto; quindi, ho approfondito l’argomento in ambito accademico. Siccome il tipo di ricerca che stavo conducendo aveva incontrato anche l’interesse dei docenti, mi è presa voglia di vedere se sarebbe stato possibile ricavarne un saggio. All’epoca ero completamente a digiuno di quelle che sono le dinamiche editoriali, anche perché stiamo parlando di un genere di nicchia. Nonostante lo scetticismo, ho comunque deciso di partecipare a dei concorsi letterari con due saggi inediti e ho ottenuto ottimi risultati, fra cui il primo posto a La Ginestra di Firenze. Il premio era proprio la pubblicazione. Mi ha fatto molto piacere, perché nel panorama italiano non è molto facile farsi vedere”.

Negli anni, Rossi è riuscito a collezionare numerosi riconoscimenti nell’ambito della saggistica. “Uno dei successi che mi ha dato più soddisfazione non è una vittoria, ma un secondo posto” racconta Alan. “Si trattava di un concorso chiamato Speciale Infanzia, e la premiazione è stata fatta da Dacia Maraini. Poter parlare con lei e sentirla più volte fare riferimento al mio saggio è stata una grande emozione. In generale sono rimasto piacevolmente stupito dall’attenzione che ho ricevuto durante tutti i concorsi a cui ho partecipato e dalle critiche positive di chi ha avuto modo di leggere i miei scritti. Il mio lavoro è nato in ambito accademico, ma a me interessava che potesse raggiungere un po’ tutti ed essere comprensibile”.

L’ultima fatica di Rossi, Storia della fiaba, genere pedagogico, si è recentemente aggiudicato la vittoria del Premio Letterario Internazionale Città di Sarzana. “Il libro è composto da due parti”, spiega lo scrittore. “Una generale, dove si affronta la storia della narrazione. Un excursus della fiaba come genere letterario, affiancato dalle riflessioni fatta da vari studiosi. Negli ultimi anni si è capita la valenza filosofica della letteratura per l’infanzia, ma si tende ancora a non darle il risalto che merita dal punto di vista prettamente letterario.” La seconda parte, quella monografica, mette invece sotto la lente d’ingrandimento una storia ambientata proprio in Valtiberina. “Mi soffermo sulla figura di Roberto Piumini, che è uno dei più grandi autori italiani di sempre. Parlo di lui come personaggio e come scrittore, per poi soffermarmi in particolare su una delle sue fiabe: Le tre pentole di Anghiari. L’ho scelta per due motivi: perché parla della nostra vallata e per le sue particolarità. L’analisi che faccio di questo racconto si pone l’obbiettivo di capire se è davvero ascrivibile al genere fiaba e lo faccio attraverso una dissertazione e una serie di tabelle che si rifanno alle principali teorie sull’argomento. Possiamo dire che il filo conduttore di tutto lo scritto è il potere della parola. Questo studio l’ho sottoposto anche allo stesso Piumini, che mi ha fatto l’onore di scrivere la prefazione del saggio”.

La copertina di Storia della fiaba, genere pedagogico

“La letteratura per l’infanzia è un atto generoso”, afferma Alan quando gli viene chiesto perché abbia deciso di approfondire proprio questo filone narrativo. “Noi adulti ci limitiamo a leggere un libro, mentre per i bambini si tratta di un momento sociale. C’è la biblioteca che glielo consiglia, la maestra che ti aiuta, i genitori che ti leggono la storia a letto, c’è la conoscenza delle parole. Soprattutto, il bambino nella fiaba può sperimentare in un ambiente protetto tutte le difficoltà che si troverà davanti nella vita. È sì un viaggio interno, ma anche una sorta di metanarrazione”.

Per quanto riguarda il futuro, Rossi si è preso un periodo di pausa dalla scrittura, senza però rinunciare a fare progetti su quelli che saranno i suoi prossimi lavori: “Ho iniziato a raccogliere materiale per un altro paio di saggi e mi piacerebbe pubblicare anche qualcosa rivolto direttamente ai bambini. Al momento però non mi ci sto dedicando tantissimo, perché mia figlia è piccola e di tempo me ne assorbe tanto. Scrivere di saggistica è molto impegnativo, ma quando ne avrò la possibilità tornerò a scrivere, probabilmente qualche racconto”.

Tags: Alan Rossifiabeletteraturapedagogia
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  • La pioggia battente di oggi, un grande classico della manifestazione, non ha frenato l’entusiasmo per il ritorno delle Fiere di Mezzaquaresima a Sansepolcro. L’evento ha preso ufficialmente il via questa mattina ed accompagnerà l’intero weekend biturgense con i tradizionali banchi degli ambulanti, le esposizioni e gli stand gastronomici. L’amministrazione comunale, che anche nei periodi di maggiore impatto dell’epidemia ha espresso fiducia nella possibilità di riproporre la rassegna dopo due anni di stop, ha voluto celebrare questo appuntamento con una simbolica cerimonia in piazza Torre di Berta alla presenza degli organizzatori e delle autorità locali.

Al taglio del nastro, accanto al sindaco Fabrizio Innocenti, era presente anche il cavaliere Valentino Mercati, patron di Aboca. Grazie alla collaborazione tra il Comune e la locale azienda del settore healthcare è stato possibile inaugurare al meglio la Fiera 2022 con l’installazione al centro della piazza cittadina del grande Dodecaedro di Leonardo. La struttura, caratterizzata al suo interno da una pianta di gelso e già protagonista nel centro di Firenze in occasione delle celebrazioni dedicate al genio rinascimentale, è stata messa a disposizione dalla famiglia Mercati per tutta la bella stagione.
L’articolo completo al link in bio
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  • 𝗙𝗼𝘁𝗼𝗻𝗼𝘁𝗶𝘇𝗶𝗮 - In attesa del ritorno delle Fiere di Mezzaquaresima, a Sansepolcro è stato installato il grande dodecaedro di proprietà dell’azienda Aboca, già protagonista a Firenze in occasione delle celebrazioni Leonardiane. La struttura, alta circa sei metri e messa a disposizione dalla famiglia Mercati, resterà collocata al centro della Piazza Torre di Berta per tutta la bella stagione. Pochi minuti fa il sindaco biturgense Fabrizio Innocenti ha condiviso una suggestiva immagine che mostra il risultato delle operazioni di installazione, in attesa che cittadini e visitatori possano ammirare di persona l’opera.

Foto: @fabrizio_innocenti_
  • È stato inaugurato questa mattina, al termine dei lavori di restauro, il prezioso affresco di #GerinoDaPistoia che si trova in piazza della Repubblica a Sansepolcro, la “Madonna di Fontesecca”.

L
  • La commemorazione dell
  • L
  • 𝗥𝗲𝗻𝗶𝗰𝗰𝗶, 𝗶 𝗰𝗼𝗺𝘂𝗻𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗩𝗮𝗹𝘁𝗶𝗯𝗲𝗿𝗶𝗻𝗮 𝗶𝗻𝘀𝗶𝗲𝗺𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗶𝗹 𝗚𝗶𝗼𝗿𝗻𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗠𝗲𝗺𝗼𝗿𝗶𝗮
𝘓𝘢 𝘤𝘦𝘳𝘪𝘮𝘰𝘯𝘪𝘢 𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘱𝘳𝘦𝘴𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘥𝘪 𝘵𝘶𝘵𝘵𝘦 𝘭𝘦 𝘴𝘦𝘵𝘵𝘦 𝘮𝘶𝘯𝘪𝘤𝘪𝘱𝘢𝘭𝘪𝘵à 𝘥𝘦𝘭 𝘵𝘦𝘳𝘳𝘪𝘵𝘰𝘳𝘪𝘰. 𝘗𝘰𝘭𝘤𝘳𝘪: “𝘐𝘯 𝘱𝘳𝘰𝘨𝘦𝘵𝘵𝘰 𝘶𝘯𝘰 𝘴𝘱𝘢𝘻𝘪𝘰 𝘮𝘶𝘴𝘦𝘢𝘭𝘦 𝘮𝘶𝘭𝘵𝘪𝘮𝘦𝘥𝘪𝘢𝘭𝘦 𝘥𝘦𝘥𝘪𝘤𝘢𝘵𝘰 𝘢𝘭𝘭
  • 𝗦𝗰𝗼𝗺𝗽𝗮𝗿𝘀𝗮 𝗱𝗶 𝗦𝗮𝘀𝘀𝗼𝗹𝗶, 𝗶𝗹 𝗰𝗼𝗿𝗱𝗼𝗴𝗹𝗶𝗼 𝗱𝗶 𝗦𝗮𝗻𝘀𝗲𝗽𝗼𝗹𝗰𝗿𝗼 - La scomparsa del presidente del Parlamento europeo David Sassoli ha generato commozione anche a Sansepolcro, città a cui l’ex giornalista Rai era molto legato. In particolare, Sassoli era attivo da molti anni nell’Associazione Cultura della Pace, con cui era entrato in contatto grazie allo stretto rapporto con monsignor Luigi Di Liegro, che aveva seguito il percorso del fratello nell’obiezione di coscienza. Dell’associazione Sassoli era socio onorario ed era membro del comitato scientifico dell’omonimo Premio nazionale.
👉 L’articolo completo al link in bio
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