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Anghiari diventerà il set per un importante documentario

“Rastrelli. Arte, teatri e attori al tempo della peste” racconterà una storia riportata alla luce da Andrea Merendelli.

di Daniele Gigli
24/06/2020
in Cultura
Lettura: 2 min.
Andrea Merendelli

Andrea Merendelli

Arte, teatro ed attori come elementi di ripartenza, per Anghiari e per tutta la Valtiberina. Così era stato nel 1631 in seguito alla peste e così potrebbe essere oggi, dopo l’emergenza Coronavirus. La storia, seppur con le dovute differenze, potrebbe ripetersi e ritrovare slancio per una rinascita culturale, caratterizzata da una scoperta sensazionale. Anghiari diventerà da venerdì 26 giugno il set per un documentario di grande valore artistico e simbolico che partendo da un fatto storico racconterà l’inestimabile patrimonio d’arte e di civiltà della Toscana, attraverso una storia di ripartenza affascinante ed inedita. Il documentario è Rastrelli. Arte, teatri e attori al tempo della peste e nasce grazie ad un’intuizione e ad un approfondito studio effettuato in tempo di “lockdown” da Andrea Merendelli, direttore artistico del Teatro di Anghiari.

Il progetto è stato illustrato lunedì sera a Palazzo Pretorio, nella Sala del Consiglio del Comune di Anghiari in diretta video su Facebook. Presenti anche il sindaco Alessandro Polcri e i rappresentanti di alcune associazioni cittadine. “La storia che verrà raccontata – ha spiegato Merendelli – parte dal 1631, quando una compagnia di importanti attori girovaghi rimase bloccata ad Anghiari a causa della peste. Non era un caso che fossero qui perché la città all’epoca era un luogo nevralgico della Toscana, per numero di abitanti, per prestigio e per i suoi spazi teatrali. È una storia di coraggio innanzitutto, perché il governatore dei Medici permise agli attori comici di togliere i rastrelli messi alle porte della città per frenare il contagio e di allestire con queste assi di legno un palcoscenico, nonostante la peste non fosse ancora stata del tutto sconfitta. Il ritorno in scena rappresentò una vera rinascita, una nuova vita che prese forza dall’arte, dal teatro, dalla cultura. Da qui nasce la storia, particolarmente di attualità visto il momento che stiamo vivendo oggi, che ci porterà ad una straordinaria scoperta. Non anticipo altro, ma posso dire che il documentario sarà un vero e proprio viaggio tra i gioielli di Anghiari e della Toscana e che credo possa essere una ripartenza, adesso come allora”.

Nelle parole del direttore artistico del Teatro di Anghiari anche alcuni dettagli su come si svolgeranno le riprese: “La regia del documentario sarà di Simone Marcelli di Catarina Producciones, con musiche originali eseguite dal vivo con strumenti antichi da musicisti professionisti toscani. Le riprese cominceranno venerdì 26 giugno e si protrarranno per una settimana circa. Mi sono messo a studiare questa storia da casa durante il lockdown, basandomi anche sulle ricerche che avevo fatto in archivio e approfondendo questa intuizione con tutte le informazioni che ci arrivano dalla grande storia. Importante evidenziare la collaborazione al progetto de Le Gallerie degli Uffizi e la portata che questa storia potrebbe avere per Anghiari e per l’intero territorio”. Una forza che arriverà oggi come nel 1631 dal teatro, dalla cultura e dall’arte, un mix tra passato e presente in cui al centro di tutto c’è la valorizzazione del patrimonio. L’intuizione e lo straordinario lavoro effettuato da Andrea Merendelli riporteranno alla luce ciò che per tanti anni è rimasto nascosto e che tutti noi siamo più che mai curiosi di scoprire.

Tags: Andrea MerendelliAnghiaridocumentario
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Un arrivederci, non un addio: tra i nostri obiettivi futuri c
  • La pioggia battente di oggi, un grande classico della manifestazione, non ha frenato l’entusiasmo per il ritorno delle Fiere di Mezzaquaresima a Sansepolcro. L’evento ha preso ufficialmente il via questa mattina ed accompagnerà l’intero weekend biturgense con i tradizionali banchi degli ambulanti, le esposizioni e gli stand gastronomici. L’amministrazione comunale, che anche nei periodi di maggiore impatto dell’epidemia ha espresso fiducia nella possibilità di riproporre la rassegna dopo due anni di stop, ha voluto celebrare questo appuntamento con una simbolica cerimonia in piazza Torre di Berta alla presenza degli organizzatori e delle autorità locali.

Al taglio del nastro, accanto al sindaco Fabrizio Innocenti, era presente anche il cavaliere Valentino Mercati, patron di Aboca. Grazie alla collaborazione tra il Comune e la locale azienda del settore healthcare è stato possibile inaugurare al meglio la Fiera 2022 con l’installazione al centro della piazza cittadina del grande Dodecaedro di Leonardo. La struttura, caratterizzata al suo interno da una pianta di gelso e già protagonista nel centro di Firenze in occasione delle celebrazioni dedicate al genio rinascimentale, è stata messa a disposizione dalla famiglia Mercati per tutta la bella stagione.
L’articolo completo al link in bio
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  • 𝗙𝗼𝘁𝗼𝗻𝗼𝘁𝗶𝘇𝗶𝗮 - In attesa del ritorno delle Fiere di Mezzaquaresima, a Sansepolcro è stato installato il grande dodecaedro di proprietà dell’azienda Aboca, già protagonista a Firenze in occasione delle celebrazioni Leonardiane. La struttura, alta circa sei metri e messa a disposizione dalla famiglia Mercati, resterà collocata al centro della Piazza Torre di Berta per tutta la bella stagione. Pochi minuti fa il sindaco biturgense Fabrizio Innocenti ha condiviso una suggestiva immagine che mostra il risultato delle operazioni di installazione, in attesa che cittadini e visitatori possano ammirare di persona l’opera.

Foto: @fabrizio_innocenti_
  • È stato inaugurato questa mattina, al termine dei lavori di restauro, il prezioso affresco di #GerinoDaPistoia che si trova in piazza della Repubblica a Sansepolcro, la “Madonna di Fontesecca”.

L
  • La commemorazione dell
  • L
  • 𝗥𝗲𝗻𝗶𝗰𝗰𝗶, 𝗶 𝗰𝗼𝗺𝘂𝗻𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗩𝗮𝗹𝘁𝗶𝗯𝗲𝗿𝗶𝗻𝗮 𝗶𝗻𝘀𝗶𝗲𝗺𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗶𝗹 𝗚𝗶𝗼𝗿𝗻𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗠𝗲𝗺𝗼𝗿𝗶𝗮
𝘓𝘢 𝘤𝘦𝘳𝘪𝘮𝘰𝘯𝘪𝘢 𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘱𝘳𝘦𝘴𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘥𝘪 𝘵𝘶𝘵𝘵𝘦 𝘭𝘦 𝘴𝘦𝘵𝘵𝘦 𝘮𝘶𝘯𝘪𝘤𝘪𝘱𝘢𝘭𝘪𝘵à 𝘥𝘦𝘭 𝘵𝘦𝘳𝘳𝘪𝘵𝘰𝘳𝘪𝘰. 𝘗𝘰𝘭𝘤𝘳𝘪: “𝘐𝘯 𝘱𝘳𝘰𝘨𝘦𝘵𝘵𝘰 𝘶𝘯𝘰 𝘴𝘱𝘢𝘻𝘪𝘰 𝘮𝘶𝘴𝘦𝘢𝘭𝘦 𝘮𝘶𝘭𝘵𝘪𝘮𝘦𝘥𝘪𝘢𝘭𝘦 𝘥𝘦𝘥𝘪𝘤𝘢𝘵𝘰 𝘢𝘭𝘭
  • 𝗦𝗰𝗼𝗺𝗽𝗮𝗿𝘀𝗮 𝗱𝗶 𝗦𝗮𝘀𝘀𝗼𝗹𝗶, 𝗶𝗹 𝗰𝗼𝗿𝗱𝗼𝗴𝗹𝗶𝗼 𝗱𝗶 𝗦𝗮𝗻𝘀𝗲𝗽𝗼𝗹𝗰𝗿𝗼 - La scomparsa del presidente del Parlamento europeo David Sassoli ha generato commozione anche a Sansepolcro, città a cui l’ex giornalista Rai era molto legato. In particolare, Sassoli era attivo da molti anni nell’Associazione Cultura della Pace, con cui era entrato in contatto grazie allo stretto rapporto con monsignor Luigi Di Liegro, che aveva seguito il percorso del fratello nell’obiezione di coscienza. Dell’associazione Sassoli era socio onorario ed era membro del comitato scientifico dell’omonimo Premio nazionale.
👉 L’articolo completo al link in bio
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