Cipollata, una ricetta dal sapore unico

L'associazione Le Centopelli propone una nuova ricetta tipica della cucina povera, con gli abbinamenti di Ais e i consigli di Augusto Tocci

a cura di Meri Torelli

I prodotti della nostra terra oltre ai sapori ed ai profumi unici che sempre vi raccontiamo, hanno anche la proprietà, come spesso vi abbiamo dimostrato, della facilità di abbinamento. Questo ha portato (e porta ancora oggi) nelle nostre case a creare piatti sempre nuovi e gustosi, comunque nel segno della cucina povera e del riciclo.

Anche questa settimana il nostro amico Fabio Nenci, già ospite della nostra rubrica, ci mostra come creare un mix di sapori con i nostri prodotti, a basso costo, ma dal gusto strepitoso.

Ingredienti

per 6 persone

Tempo di cottura 45 m. circa

Preparazione

Tagliare le cipolle a fettine.

Scaldare 5 cucchiai di olio in una pentola e rosolarvi la cipolla, la pancetta tagliata a dadini e le salsicce spellate e tagliate in due per la lunghezza.

Quando le cipolle saranno appassite aggiungere il brodo bollente.

Far cuocere per circa 45 minuti a pentola scoperta e aggiustare di sale se necessario.

Servire su fette di pane abbrustolite e agliate, spolverizzando il tutto con parmigiano grattugiato e una macinatina di pepe.

Ais Delegazione di Arezzo – Gruppo operativo Valtiberina Toscana consigliano:

a cura di Antonella Greco

La ricetta di questa settimana richiede un vino che sappia raccontare il fatto suo ai sapori decisi degli ingredienti che la compongono. Eh sì, perché già la salsiccia da sola racconta una storia interessante con la sua tendenza dolce della carne, la speziatura, la grassezza, l’untuosità e la sua persistenza di gusto. Mettiamole accanto cipolla e pancetta e la magnifica esplosione di sapori nel palato è servita!

A questo punto la perplessità su cosa consigliare è tanta: un bianco strutturato? Un rosso morbido e giovane? O un passito…perché no, ideale per sfumare quella cipolla e portarla a passeggio attraverso i nostri sensi.

Ma dopo un attimo la decisione è presa. Vi portiamo di nuovo in Sicilia, terra di tradizioni e di semplicità, come la toscana. Il vino che vi invitiamo a prendere in cantina è un Eloro Rosato doc. Si produce nelle province di Ragusa e Siracusa e sono ammessi tre diversi vitigni: il Nero d’Avola (o Calabrese), il Frappato e il Pignatello (o Perricone), usati in purezza o in uvaggio.

Ha un colore tra il cerasulo e il chiaretto (a seconda dei vitigni), una buona freschezza e mineralità, ed è fruttato grazie alla vinificazione in acciaio. Più persistente di un bianco, meno “invasivo” di un rosso: il classico esempio che “in media stat virtus”… e pace è fatta!

Nunc est bibendum!

I consigli di Augusto Tocci

Cipollotti – Sono bulbi di cipolla non completamente formati, ottimi se consumati crudi, da soli oppure con altri ingredienti, nelle insalate primaverili ed estive, ideali proprio per la cipollata. Rassomigliano moltissimo all’erba cipollina. Per cui spesso si usano anche le foglie verdi per aromatizzare zuppe, formaggi, paste, pesce, carne ecc. Tuttavia vanno dosate con accortezza, perché hanno un sapore più deciso delle altre.

Scegliamo bene – Come nel caso delle cipolle adulte, si fa distinzione fra quelli bianchi e rossi. Generalmente, questi ultimi sono più dolci. Sono venduti a mazzi e, nell’acquistarli,si deve osservare  il loro aspetto, che non deve presentare macchie e segni di marcescenza. Badiamo anche che siano sodi e turgidi.

Pulizia e conservazione – Sono facilmente deteriorabili, per cui conviene conservarli in ambiente areato e buio, non sovrapponendone troppi oppure raggruppandoli in mazzetti e appendendoli a qualche sostegno. Per qualche giorno, si conservano bene nella parte bassa del frigorifero. Se ne mangia prevalentemente la parte dura basale, naturalmente dopo averli lavati accuratamente e privati delle radichette e delle foglie  verdi  soprastanti.

Le proprietà – Si usa spesso consumarli cotti ma, come le altre verdure, perdono tante virtù benefiche, specialmente quelle legate al contenuto di vitamina C e dei gruppi B e PP, che sono termolabili.

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