La mattonata, un dolce al cucchiaio a cui non si può dire di no

Proseguendo con le ricette dell'estate, l'associazione Le Centopelli ci parla questa settimana di un dessert fresco e senza cottura

a cura di Meri Torelli

Continuiamo con le ricette dell’estate. Cosa c’è di meglio di un dolce al cucchiaio fresco e senza cottura? La mattonata, forse più tradizione della vicina Umbria, è un dolce ipercalorico, ma al quale non si può certo dire di no. Antenato dell’ormai classico tiramisù, o dolce al mascarpone, ce lo propone l’amica Rosita Gori.

Ingredienti

Procedimento

Sbattere i tuorli con lo zucchero e il burro a pomata. Deve diventare una crema montata.

Preparare il caffè. Bagnare i biscotti di riso nel caffè e stendere sopra la crema facendo tre strati.

Cospargere con il cacao in polvere e mettere in frigo. Meglio se preparato il giorno prima.

Ais Delegazione di Arezzo – Gruppo operativo Valtiberina Toscana consigliano:

a cura di Antonella Greco

Dopo il periodo difficile che abbiamo attraversato (e da cui purtroppo ancora non siamo riusciti ad uscire), giustamente non aspettavamo altro che “Lucifero” e le sue fascine a farci un po’ di caldo. Per quelli che si sono potuti permettere una vacanza, sicuramente è stato più facile affrontare le temperature africane, ma per chi è rimasto a casa l’unico refrigerio è stato quello “rubato” ai tesori custoditi nel frigorifero (quanti hanno pensato addirittura di farsi chiudere dentro!)

Sì, è vero, la mattonata non è propriamente un dolce da caldo estremo, ma venendo servito fresco è il tripudio per anima e palato. E noi ci abbiniamo un vino che lo segue nella scia della temperatura. Con il nome Cannellino si identifica un vino bianco della denominazione Frascati Doc (ottiene la Docg nel 2011), abboccato grazie ad una vendemmia tardiva fatta a fine ottobre con uve leggermente botrizzate.

Insignito come miglior vino del Lazio nel 2015, è senz’altro lo specchio di una tradizione molto radicata nella zona dove viene prodotto (Frascati, Monte Porzio Catone, Grottaferrata, Roma e Montecompatri), con uve Malvasia bianca di Candia, Trebbiano Toscano, Trebbiano giallo e Malvasia del Lazio (Malvasia Puntinata), Bellone, Bombino e altri vitigni.

Il Cannellino di Frascati Docg ha un colore giallo paglierino intenso, così come intenso è il profumo dove possiamo riconoscere note di pesca, miele, canditi, zenzero, talvolta anche acacia e glicine. Al palato ha un finale non troppo amaro con note di erbe aromatiche. Servitelo fresco di frigo insieme alla mattonata, e per qualche attimo vi sembrerà di essere a Polo Nord!

Nunc est bibendum!

I consigli di Augusto Tocci

Caffè in polvere

Questo prodotto, tanto caro agli italiani, sta diventando sempre più il frutto della moderna tecnologia. Sono ormai lontani i tempi in cui si acquistavano i grani, che venivano tostati e macinati in casa, con tanta pazienza, prima di finire nelle classiche “caffettiere napoletane” o nelle storiche moka. Oggi la tendenza è quella di acquistare il prodotto già macinato, spesso confezionato in cialde o capsule compatibili con le moderne macchine da caffè espresso.

Scegliamo bene Dovendo acquistare il prodotto già macinato, la scelta è rivolta alle tantissime marche disponibili nel mercato, che riportano sul­le confezioni sottovuoto tutte le notizie necessarie: data di tostatura, di macinazione e scadenza prevista. Lo stesso è per i prodotti monodose, ormai adottati da quasi tutte le famiglie.

Conservazione – Le confezioni di pezzatura discreta (200-500 g), ovviamente, non possono essere consumate tutte in una volta. Venuto meno il sottovuoto, l’aroma comincia a disperdersi. Ma a questo sono strettamente legati, oltre al gusto, i principi attivi che caratterizzano il caffè. Lo si può mantenere abbastanza a lungo riponendo il prodotto macinato in vasi scuri a chiusura ermetica, da aprire solo al momento del consumo.

Proprietà – Il caffè macinato fresco contiene fino allo 0,32 % di caffeina, la quale può essere anche impiegata per aumentare gli effetti di medicinali come aspirina e paracetamolo.

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