Tortelli di patate alla piastra

Questa settimana la rubrica Gastronomia Consapevole ci porta alla scoperta di un piatto tipico delle nostre zone. La ricetta di Lory Chini e l'approfondimento di Augusto Tocci

Il tortello di patate alla piastra è diffuso in varie zone, dal Casentino alla Romagna, con varie sagre che hanno come tema centrale questa gustosa ricetta. Anche la nostra zona ha la sua versione e la sua sagra a Pieve Santo Stefano. Ci presenta questa delizia Lory Chini, la nostra segretaria, che ogni tanto torna a farci visita.

Ingredienti

Per la pasta:

1 / 6

Preparazione

Lessare le patate in acqua salata, nel frattempo fare la sfoglia e lasciarla a riposo. Mettere in padella,aglio e lardo e farlo ammorbidire.

Dopodiché, battere finemente, lardo prezzemolo e aglio.

Passare le patate, aggiungere il battuto, il pepe, aggiustare di sale e amalgamare.

Tirare la sfoglia (non troppo sottile) e stendere, uniformemente, l’impasto su metà sfoglia.

Ricoprire con l’altra metà è formare i tortelli della grandezza desiderata ( lory ha usato il bastoncino ereditato dalla mamma), tagliare poi con il taglia ravioli.

Per la cottura è stato usato il Testo di coccio ma va bene pure di ghisa, preriscaldati, così come una gratella e cotti alla brace.

Vino consigliato: un Pinot Bianco

I consigli di Augusto Tocci

Patata – Questa pianta fu scoperta in Perù dagli Spagnoli, verso il 1530. Poco dopo fu introdotta in Spagna e in Italia, dove fu adottata come ornamentale. Solo nel XVIII secolo, dopo manipolazioni tecnico-scientifiche, fu introdotta nell’alimentazione. Si mangia solo il tubero, perché le foglie e i frutti sono assai velenosi.

Scegliamo bene – Di tuberi ne esistono veramente moltissime varietà, che si differenziano per colore della buccia e della polpa, ma anche per consistenza, forma e dimensioni. Quelli rossi si presentano con polpa soda e compatta, che rimane consistente anche dopo una cottura prolungata. Sono ideali per la cottura in acqua bollente, nel forno, in umido e nell’olio bollente. Anche di queste rosse ne esistono diversi tipi, che si distinguono specialmente per “l’occhiatura profonda”, come quelle di Cetica, o per essere lisce, come quelle di Colfiorito.

Conservazione – Tutte le patate si mantengono abbastanza a lungo a temperatura ambiente (non troppo caldo né freddo), purché tenute rigorosamente al buio, per evitare la germogliazione e la comparsa di macchie verdi, che indicano la formazione della solanina, sostanza decisamente velenosa. In tal caso, meglio buttarle. Proprietà: Questi tuberi contengono soprattutto carboidrati e vitamina B. Per cui è un alimento sano, nutriente, molto digeribile, energetico e plastico, permesso ai diabetici, agli obesi e a tutti coloro che non desiderano ingrassare. Infine favorisce le funzioni intestinali, è un prodotto antiulceroso e cicatrizzante.

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