“La pace per tutti”: è questo il messaggio di speranza lanciato questa mattina da circa duecento studenti delle scuole del capoluogo tifernate che si sono ritrovati allo stadio comunale “Corrado Bernicchi” di Città di Castello per manifestare insieme a favore della pace, un piccolo gesto a sostegno della popolazione vittima della guerra in Ucraina. Accompagnati dalle rispettive insegnanti i bambini dell’Istituto comprensivo “Alberto Burri”, della scuola “Sacro Cuore”, del “San Francesco di Sales” e dell’asilo “Cavour” hanno colorato il manto erboso dello stadio con cartelloni e palloncini gialli e blu fino a formare tutti insieme la grande scritta “pace” come simbolo di speranza e positività.
La manifestazione si è svolta alla presenza del sindaco Luca Secondi e dell’assessore alle politiche scolastiche Letizia Guerri, visibilmente commossi per la sensibilità dimostrata dai bambini nei confronti di una tematica spesso difficile da spiegare ai più piccoli. “Vorrei ringraziare tutto il mondo della scuola che ha voluto fin da subito collaborare con questa iniziativa promossa dal comune, che ha visto questa mattina la presenza di tantissimi bambini”, ha dichiarato il sindaco Secondi. “Il messaggio che viene da loro ha quella purezza che ci serve in questo difficile momento. È stato ricordato oggi il gesto di due bambini appartenenti attualmente a due nazioni in conflitto che hanno deciso di lanciare un messaggio di pace, questo è il simbolo più bello della giornata. Speriamo che questi gesti, seppur piccoli, possano essere colti”.
L’iniziativa è nata dal messaggio spontaneo di due piccoli compagni di classe di nazionalità russa e ucraina che, mossi semplicemente dall’amicizia, hanno scritto una poesia nel segno dell’amore e della fratellanza, condivisa poi da tutto il mondo scolastico. “Tutto questo è nato in maniera molto spontanea”, ha detto l’assessore Guerri. “Di fronte ad un conflitto mondiale che ha riportato la guerra in Europa e sta mettendo a repentaglio la vita di tantissime famiglie, c’è stato l’abbraccio di una comunità, in primis da parte dei nostri bambini che hanno accolto nelle loro classi dei ragazzi ucraini. Questo ci fa capire quanto è importante tutelare i diritti delle generazioni future. Ringrazio insegnanti e genitori che si stanno mettendo a disposizione per accogliere i ragazzi ucraini nel miglior modo possibile, oggi siamo qui per mandare un vero messaggio di pace”.