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Al “comandante Aceto” la 37ª edizione del Premio Pieve

La giuria nazionale premia il diario dell'ufficiale del Regio esercito divenuto capo partigiano. Veltroni: “Questo luogo uno dei più importanti d'Italia”

di Emanuele Calchetti
19/09/2021
in Eventi
Lettura: 2 min.
Al “comandante Aceto” la 37ª edizione del Premio Pieve

Il momento della consegna del Premio a Giorgio Aceto, figlio di Furio (nel riquadro)

Si è svolto questo pomeriggio “Memorie in piazza”, evento conclusivo della 37ª edizione del Premio Pieve – Saverio Tutino, nel decennale della scomparsa del fondatore dell’Archivio dei Diari. Dal Campo alla Fiera di Pieve Santo Stefano Guido Barbieri ha condotto l’appuntamento che ha visto protagoniste, con le letture di Paola Roscioli, Mario Perrotta e Andrea Biagiotti e le musiche dal vivo di Vanni Crociani e Giacomo Toschi, le otto storie finaliste del Premio di quest’anno.

“Una selezione che si segnala per una particolare varietà”, che “ci ha rivelato scorci cronologici e scenari storici inediti”, scrive la giuria nazionale nella motivazione del premio assegnato a Furio Aceto, ufficiale di cavalleria del Regio esercito nato a Saluzzo nel 1921 e morto lo scorso anno. Come fa notare la giuria stessa, all’indomani dell’8 settembre, trattandosi di un ufficiale, “sarebbe bastata una semplice firma di adesione formale alla Repubblica di Salò a garantirgli la sicurezza e il ritorno in famiglia, ma la coerenza con i suoi ideali e la sua dirittura morale gli fanno scegliere la via della montagna”.

“Torna nelle valli piemontesi in cui è nato e raggiunge il fratello Flavio, comandante partigiano – prosegue la motivazione del Premio – È il preludio di una stagione di sofferenze ma anche di grandi entusiasmi che lo porterà a guidare la Brigata dell’Ordine come vicecomandante nella liberazione di Savona. Il legame strettissimo con la moglie e poi con la figlia che nasce è il cuore caldo di questa storia di guerra. Furio ci racconta con una prosa lucida delle battaglie, delle fatiche, delle glorie della montagna, e la sua scrittura diventa appassionata quando lo sguardo si volge agli affetti. Non mancano momenti comici e rocamboleschi, come quando fa infilare la moglie travestita da soldato in un carro armato pur di tenerla vicina. Conquista, in questo diario, la forza prorompente e un po’ incosciente della giovinezza che si accompagna a un forte senso di appartenenza alla patria”.

A seguito dell’assegnazione del Premio Pieve il diario di Furio Aceto, Comandante Aceto, diventerà ora un libro edito da Terre di Mezzo.

Nel corso dell’evento è stato inoltre consegnato a Walter Veltroni il Premio Città del Diario: “Ho sempre celebrato questo luogo come uno dei più importanti d’Italia e forse non solo d’Italia – ha detto l’ex sindaco di Roma – perché trattenere qui la memoria, fare di questo il vero giacimento della memoria popolare, come Saverio Tutino fin dall’inizio ha voluto fare, è un servizio reso alla coscienza storica di un Paese che credo non abbia eguali, e per questo ricevere questo premio mi onora veramente molto”.

Presente a “Memorie in piazza” anche il Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, che ha sottolineato la “profondità dei sentimenti che portano ciascuno di noi ad arricchire sé stesso attraverso la riflessione, la ricerca, lo scoprire quanto è universale la dimensione interiore che ciascuno ha. Il proporla attraverso la dimensione del diario è qualcosa di bellissimo – ha aggiunto – perché ogni storia ha una dimensione universale nell’interiorità di colui che la racconta”.

Tags: Comandante AcetoFurio AcetoPremio PieveWalter Veltroni
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  • La pioggia battente di oggi, un grande classico della manifestazione, non ha frenato l’entusiasmo per il ritorno delle Fiere di Mezzaquaresima a Sansepolcro. L’evento ha preso ufficialmente il via questa mattina ed accompagnerà l’intero weekend biturgense con i tradizionali banchi degli ambulanti, le esposizioni e gli stand gastronomici. L’amministrazione comunale, che anche nei periodi di maggiore impatto dell’epidemia ha espresso fiducia nella possibilità di riproporre la rassegna dopo due anni di stop, ha voluto celebrare questo appuntamento con una simbolica cerimonia in piazza Torre di Berta alla presenza degli organizzatori e delle autorità locali.

Al taglio del nastro, accanto al sindaco Fabrizio Innocenti, era presente anche il cavaliere Valentino Mercati, patron di Aboca. Grazie alla collaborazione tra il Comune e la locale azienda del settore healthcare è stato possibile inaugurare al meglio la Fiera 2022 con l’installazione al centro della piazza cittadina del grande Dodecaedro di Leonardo. La struttura, caratterizzata al suo interno da una pianta di gelso e già protagonista nel centro di Firenze in occasione delle celebrazioni dedicate al genio rinascimentale, è stata messa a disposizione dalla famiglia Mercati per tutta la bella stagione.
L’articolo completo al link in bio
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  • 𝗙𝗼𝘁𝗼𝗻𝗼𝘁𝗶𝘇𝗶𝗮 - In attesa del ritorno delle Fiere di Mezzaquaresima, a Sansepolcro è stato installato il grande dodecaedro di proprietà dell’azienda Aboca, già protagonista a Firenze in occasione delle celebrazioni Leonardiane. La struttura, alta circa sei metri e messa a disposizione dalla famiglia Mercati, resterà collocata al centro della Piazza Torre di Berta per tutta la bella stagione. Pochi minuti fa il sindaco biturgense Fabrizio Innocenti ha condiviso una suggestiva immagine che mostra il risultato delle operazioni di installazione, in attesa che cittadini e visitatori possano ammirare di persona l’opera.

Foto: @fabrizio_innocenti_
  • È stato inaugurato questa mattina, al termine dei lavori di restauro, il prezioso affresco di #GerinoDaPistoia che si trova in piazza della Repubblica a Sansepolcro, la “Madonna di Fontesecca”.

L
  • La commemorazione dell
  • L
  • 𝗥𝗲𝗻𝗶𝗰𝗰𝗶, 𝗶 𝗰𝗼𝗺𝘂𝗻𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗩𝗮𝗹𝘁𝗶𝗯𝗲𝗿𝗶𝗻𝗮 𝗶𝗻𝘀𝗶𝗲𝗺𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗶𝗹 𝗚𝗶𝗼𝗿𝗻𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗠𝗲𝗺𝗼𝗿𝗶𝗮
𝘓𝘢 𝘤𝘦𝘳𝘪𝘮𝘰𝘯𝘪𝘢 𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘱𝘳𝘦𝘴𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘥𝘪 𝘵𝘶𝘵𝘵𝘦 𝘭𝘦 𝘴𝘦𝘵𝘵𝘦 𝘮𝘶𝘯𝘪𝘤𝘪𝘱𝘢𝘭𝘪𝘵à 𝘥𝘦𝘭 𝘵𝘦𝘳𝘳𝘪𝘵𝘰𝘳𝘪𝘰. 𝘗𝘰𝘭𝘤𝘳𝘪: “𝘐𝘯 𝘱𝘳𝘰𝘨𝘦𝘵𝘵𝘰 𝘶𝘯𝘰 𝘴𝘱𝘢𝘻𝘪𝘰 𝘮𝘶𝘴𝘦𝘢𝘭𝘦 𝘮𝘶𝘭𝘵𝘪𝘮𝘦𝘥𝘪𝘢𝘭𝘦 𝘥𝘦𝘥𝘪𝘤𝘢𝘵𝘰 𝘢𝘭𝘭
  • 𝗦𝗰𝗼𝗺𝗽𝗮𝗿𝘀𝗮 𝗱𝗶 𝗦𝗮𝘀𝘀𝗼𝗹𝗶, 𝗶𝗹 𝗰𝗼𝗿𝗱𝗼𝗴𝗹𝗶𝗼 𝗱𝗶 𝗦𝗮𝗻𝘀𝗲𝗽𝗼𝗹𝗰𝗿𝗼 - La scomparsa del presidente del Parlamento europeo David Sassoli ha generato commozione anche a Sansepolcro, città a cui l’ex giornalista Rai era molto legato. In particolare, Sassoli era attivo da molti anni nell’Associazione Cultura della Pace, con cui era entrato in contatto grazie allo stretto rapporto con monsignor Luigi Di Liegro, che aveva seguito il percorso del fratello nell’obiezione di coscienza. Dell’associazione Sassoli era socio onorario ed era membro del comitato scientifico dell’omonimo Premio nazionale.
👉 L’articolo completo al link in bio
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