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Di ritorno da Dublino per realizzare il sogno di insegnare: “Scelta difficile ma va bene così”

Per l’ingegnere biturgense Riccardo Castellani anche un’esperienza nel campionato irlandese di pallavolo

di Redazione
21/07/2020
in Valtiberini nel mondo
Lettura: 5 min.
Di ritorno da Dublino per realizzare il sogno di insegnare: “Scelta difficile ma va bene così”

Riccardo sullo Slea Head

Riccardo Castellani è nato nel 1983, ha conseguito la maturità scientifica a Sansepolcro e la laurea specialistica in Ingegneria gestionale all’Università degli Studi di Bologna. Le prime esperienze lavorative lo hanno visto Supply Planner in Nestlé Purina e poi Project Manager in Power-One. Nel 2014 è diventato un “valtiberino nel mondo”.

Perché sei emigrato in Irlanda?

Fondamentalmente per lavoro. A dicembre 2012 avevo lasciato l’azienda dove ero Project Manager per poter frequentare il T.F.A. (Tirocinio Formativo Attivo). Questo corso, all’epoca, permetteva di ottenere l’abilitazione all’insegnamento (della matematica, nel mio caso). Ho sempre pensato che insegnare fosse il più bel mestiere del mondo; per questo motivo, una volta superate le prove di selezione, con un po’ di coraggio e di incoscienza, ho lasciato un lavoro a tempo indeterminato per poter seguire il mio sogno. Una volta terminato il T.F.A., tuttavia, le cose non sono andate come pensavo: le graduatorie, infatti, non sono state aperte e ben presto ho capito che non avrei avuto possibilità di insegnare in alcuna scuola a settembre. Così mi sono messo di nuovo a cercare lavoro in Italia. Ho fatto diversi colloqui, ma nessuno si è concluso positivamente: a detta dei vari recruiter, avendo quattro anni di lavoro alle spalle, ero troppo junior per fare alcuni lavori, troppo senior per farne degli altri. Senza considerare che tutti mi ritenevano pazzo, nel momento in cui arrivavo a dire che avevo lasciato un posto a tempo indeterminato per frequentare, di fatto, un corso di formazione. Così, dopo i primi quattro mesi di ricerca di lavoro in Italia, ho iniziato a cercare delle opportunità anche all’estero. Al tempo Bulgari Ireland, con sede a Dublino, richiedeva una figura professionale con un background molto simile al mio. Ero stato a Dublino come turista ed avevo avuto una buona impressione della città. Per questo motivo ho deciso di candidarmi. Mi hanno richiamato due giorni dopo e da lì è iniziato un lungo percorso di selezione che fortunatamente si è concluso positivamente. La mia avventura in Irlanda è iniziata così.

Il fiume Liffey

Come ti sei trovato in questi sei anni?

Benissimo. Al di là dell’esperienza lavorativa, che è stata meravigliosa e mi ha permesso di crescere molto dal punto di vista professionale, vivere a Dublino è stato fantastico. Ho avuto la possibilità di stringere amicizia con ragazzi e ragazze provenienti da tutte le parti del mondo. Dublino è una città multietnica e, pur essendo una capitale europea, non è troppo grande da potercisi perdere. Ci si può spostare tranquillamente a piedi ed in bici (ci sono moltissime piste ciclabili).

Il pub Temple Bar, nell’omonimo vivace quartiere dublinese

Hai avuto occasione di dedicarti anche alla pallavolo.

Esatto, ho partecipato per un anno al campionato di pallavolo irlandese di prima divisione. Giocavo nel ruolo di centrale nel Santry Volleyball Club di Dublino. È stato molto divertente. Ci allenavamo due o tre volte a settimana dalle 21.00 alle 22.30 e nel weekend avevamo il match contro una delle altre squadre. La maggior parte di queste hanno sede nei dintorni di Dublino, ma ci sono comunque squadre di altre Counties (come ad esempio Galway o Limerick). Per cui, grazie a questa esperienza, ho anche avuto la possibilità di visitare meglio l’Irlanda; quando giocavamo fuori casa, quasi sempre partivamo il giorno prima per poter visitare la città dove giocavamo. O quando ciò non era possibile, ci assicuravamo di avere a disposizione qualche ora dopo la partita.

An Chonair, passo montano nella contea del Kerry

Come è andato il periodo centrale della pandemia?

È stato duro, come credo per tutti. Seguivo con attenzione e preoccupazione da gennaio e febbraio quello che stava accadendo prima in Asia e successivamente in Italia ed era ovvio che, prima o poi, il coronavirus sarebbe arrivato in Irlanda. E così è stato, con conseguente lockdown del Paese. Da quel momento in poi la quotidianità si è stravolta, Dublino è diventata irriconoscibile. Strade deserte, pub chiusi, così come negozi, ristoranti, palestre, uffici. Ho iniziato a lavorare da casa, sperimentando all’inizio non poche difficoltà. La vita sociale trovava il suo apice nel momento dell’aperitivo “virtuale” post-lavoro, dove io ed alcuni miei amici ci collegavamo su Skype per delle videochiamate di gruppo, bevendo uno spritz fatto in casa o una birra e sgranocchiando qualche salatino. Fortunatamente ci era comunque concesso di allontanarci da casa fino ad un massimo di due chilometri per fare attività fisica. È per questo che ho deciso di iniziare a correre: quelle corsette alla sera mi hanno aiutato a scaricare un bel po’ di tensione in un periodo dove trascorrevo giornate intere chiuso nel monolocale dove vivevo.

Perché hai deciso di tornare in Italia?

Perché finalmente, dopo aver vinto un concorso, mi è stata assegnata un cattedra di matematica in una scuola superiore. Potrò concretizzare il mio sogno a partire dal primo settembre di quest’anno. La scelta è stata comunque dolorosa: ho dovuto lasciare un lavoro che mi piaceva molto e sui cui avevo investito non poco. Inoltre, salutare tutti i miei amici è stato durissimo. Quegli amici, infatti, hanno rappresentato una sorta di seconda famiglia in più di un’occasione. Però va bene così: sono sicuro che rimarrò in contatto con loro. E, in ogni caso, tornerò a visitare Dublino più e più volte.

Consiglieresti a giovani e meno giovani di vivere esperienze all’estero?

Assolutamente sì! Credo che un’esperienza all’estero possa assumere un’alta valenza formativa. Per quanto mi riguarda, ho conosciuto tante persone interessanti, tante culture e tanti modi di pensare differenti, ho imparato ad essere più tollerante, ad essere meno frettoloso nel giudicare. Vivere all’estero, insomma, ti permette di diventare più open-minded, e anche più intraprendente e sicuro di te.

La penisola di Dingle
Tags: DublinoIrlandapallavoloRiccardo Castellanivaltiberini nel mondo
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  • La pioggia battente di oggi, un grande classico della manifestazione, non ha frenato l’entusiasmo per il ritorno delle Fiere di Mezzaquaresima a Sansepolcro. L’evento ha preso ufficialmente il via questa mattina ed accompagnerà l’intero weekend biturgense con i tradizionali banchi degli ambulanti, le esposizioni e gli stand gastronomici. L’amministrazione comunale, che anche nei periodi di maggiore impatto dell’epidemia ha espresso fiducia nella possibilità di riproporre la rassegna dopo due anni di stop, ha voluto celebrare questo appuntamento con una simbolica cerimonia in piazza Torre di Berta alla presenza degli organizzatori e delle autorità locali.

Al taglio del nastro, accanto al sindaco Fabrizio Innocenti, era presente anche il cavaliere Valentino Mercati, patron di Aboca. Grazie alla collaborazione tra il Comune e la locale azienda del settore healthcare è stato possibile inaugurare al meglio la Fiera 2022 con l’installazione al centro della piazza cittadina del grande Dodecaedro di Leonardo. La struttura, caratterizzata al suo interno da una pianta di gelso e già protagonista nel centro di Firenze in occasione delle celebrazioni dedicate al genio rinascimentale, è stata messa a disposizione dalla famiglia Mercati per tutta la bella stagione.
L’articolo completo al link in bio
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  • 𝗙𝗼𝘁𝗼𝗻𝗼𝘁𝗶𝘇𝗶𝗮 - In attesa del ritorno delle Fiere di Mezzaquaresima, a Sansepolcro è stato installato il grande dodecaedro di proprietà dell’azienda Aboca, già protagonista a Firenze in occasione delle celebrazioni Leonardiane. La struttura, alta circa sei metri e messa a disposizione dalla famiglia Mercati, resterà collocata al centro della Piazza Torre di Berta per tutta la bella stagione. Pochi minuti fa il sindaco biturgense Fabrizio Innocenti ha condiviso una suggestiva immagine che mostra il risultato delle operazioni di installazione, in attesa che cittadini e visitatori possano ammirare di persona l’opera.

Foto: @fabrizio_innocenti_
  • È stato inaugurato questa mattina, al termine dei lavori di restauro, il prezioso affresco di #GerinoDaPistoia che si trova in piazza della Repubblica a Sansepolcro, la “Madonna di Fontesecca”.

L
  • La commemorazione dell
  • L
  • 𝗥𝗲𝗻𝗶𝗰𝗰𝗶, 𝗶 𝗰𝗼𝗺𝘂𝗻𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗩𝗮𝗹𝘁𝗶𝗯𝗲𝗿𝗶𝗻𝗮 𝗶𝗻𝘀𝗶𝗲𝗺𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗶𝗹 𝗚𝗶𝗼𝗿𝗻𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗠𝗲𝗺𝗼𝗿𝗶𝗮
𝘓𝘢 𝘤𝘦𝘳𝘪𝘮𝘰𝘯𝘪𝘢 𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘱𝘳𝘦𝘴𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘥𝘪 𝘵𝘶𝘵𝘵𝘦 𝘭𝘦 𝘴𝘦𝘵𝘵𝘦 𝘮𝘶𝘯𝘪𝘤𝘪𝘱𝘢𝘭𝘪𝘵à 𝘥𝘦𝘭 𝘵𝘦𝘳𝘳𝘪𝘵𝘰𝘳𝘪𝘰. 𝘗𝘰𝘭𝘤𝘳𝘪: “𝘐𝘯 𝘱𝘳𝘰𝘨𝘦𝘵𝘵𝘰 𝘶𝘯𝘰 𝘴𝘱𝘢𝘻𝘪𝘰 𝘮𝘶𝘴𝘦𝘢𝘭𝘦 𝘮𝘶𝘭𝘵𝘪𝘮𝘦𝘥𝘪𝘢𝘭𝘦 𝘥𝘦𝘥𝘪𝘤𝘢𝘵𝘰 𝘢𝘭𝘭
  • 𝗦𝗰𝗼𝗺𝗽𝗮𝗿𝘀𝗮 𝗱𝗶 𝗦𝗮𝘀𝘀𝗼𝗹𝗶, 𝗶𝗹 𝗰𝗼𝗿𝗱𝗼𝗴𝗹𝗶𝗼 𝗱𝗶 𝗦𝗮𝗻𝘀𝗲𝗽𝗼𝗹𝗰𝗿𝗼 - La scomparsa del presidente del Parlamento europeo David Sassoli ha generato commozione anche a Sansepolcro, città a cui l’ex giornalista Rai era molto legato. In particolare, Sassoli era attivo da molti anni nell’Associazione Cultura della Pace, con cui era entrato in contatto grazie allo stretto rapporto con monsignor Luigi Di Liegro, che aveva seguito il percorso del fratello nell’obiezione di coscienza. Dell’associazione Sassoli era socio onorario ed era membro del comitato scientifico dell’omonimo Premio nazionale.
👉 L’articolo completo al link in bio
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