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Le donne di Sestino e l’arte

La mostra organizzata dall'associazione “Le mani che lavorano”, visitabile fino al 13 marzo, è l'occasione per ripercorrere una storia millenaria da Volusena Augurina ai giorni nostri

di Giancarlo Renzi
11/03/2022
in Cultura
Lettura: 3 min.
Le donne di Sestino e l’arte

Un'opera di Milena Selvi in mostra a Sestino

La Festa della Donna dell’8 marzo è stata l’occasione per mettere l’accento sul lavoro, sul ruolo, sulle capacità artistiche delle donne di Sestino, allestendo una mostra di pittura, nella sede dell’associazione che promuoveva l’evento, cioè “Le mani che lavorano”. Ma l’evento – il primo che si realizza a Sestino – porta a rivolgere l’attenzione a qualche elemento in più, a qualche “donna” che è rimasta scolpita nella storia millenaria, e variegata, di Sestino, come Volusena Augurina (primo sec. d.C.), che dedica una monumentale pietra sepolcrale all’“ottimo marito” e all’altrettanto straordinario liberto Lucio Cupito. Le lacrime e il dolore di una mamma per un figlio prematuramente scomparso – forse in guerra – sono tramandate da Petronia Lupa: guerre sempre foriere di dolore. E ha qualche affinità con la geografia europea attualmente discussa Anteia Procula Macedone, moglie appunto di Tito Voluseno Macedone, autore della dedica memoriale e amministratore in province dell’Impero romano.

Ma la femminilità, il “metro” della moda, sono nell’abbigliamento di volti e di resti di statue: si va dalla capigliatura “all’Ottavia” a tuniche a fitte e sottili pieghe, a fanciulla elegantemente danzante. Frammenti di un’antica Sestino femminile, che trova un emblema nella cosidetta “Venere di Sestino”, eretta nelle terme. Ma è una cultura “mediterranea”, europea si potrebbe dire, cresciuta nell’interscambio dei popoli.

Il presidente della Regione Giani visita la “Venere di Sestino”

Saltando millenni, neanche ai nostri giorni la “donna” è stata a guardare: Cosmi Wanda è stata la prima sestinate nota a laurearsi e a battersi per un ruolo femminile nelle amministrazioni locali. Daria e Margherita Casadei hanno accolto e salvato emigrati dall’Est Europa negli anni della criminalità politica antisemita; Natalina Teobaldelli ha insegnato mestieri femminili a decine di giovani sestinati, tramandando e affinando “l’arte delle mani”.

Quell’arte delle mani che oggi è riproposta da “Le mani che lavorano” e dalla mostra delle donne artistiche: nove personaggi e due “bimbe” – Nicole e Siria – che aggiungono “sogni” al lavoro per domani.

I lavori della mostra di pittura propongono vari soggetti e varie correnti artistiche. Spesso sono i panorami, gli scorci ambientali, le figure deambulanti in atmosfere rasserenanti: insomma l’ humus di Sestino è spesso il protagonista e si ritrova in quadri figurativi, post impressionisti, in tecniche futuristiche come in quelle di Anish Kapoor e Moore. Ciò dimostra anche una certa preparazione culturale, a volte una scuola che va oltre il semplice “passatempo”. Milena Selvi è un caso particolare: 92 anni, già insegnante di educazione artistica, non passa giorno che le sue matite non imprimano sul cartoncino ricordi, sensazioni, sogni, guardando alla tecnica di Botero. La sua casa è un archivio di “giornate” vissute.

Non poteva mancare – e ciò dimostra l’attenzione ai gravi problemi del momento, alle donne, alle mamme e alle famiglie che fuggono dalla guerra delle terre dell’Ucraina – un riferimento ad esse. Lo ha fatto Olesya Rosani, originaria della Crimea ma da anni sposata a Sestino.

La presidente Katia Fabbretti, insieme ad una delle fondatrici, Brunella Nocentini, dopo aver ringraziato tutte le partecipanti – Milena Selvi appunto, Marion D’Angeli, Silvia Marini, Rossana Montori, Olesya Rosani, Giulia Landi, Vanna Romanelli, Gioia Barbetta, Anna Sacchi – hanno espresso piena soddisfazione per la partecipazione, per l’entusiasmo riscontrato: da ciò il lievito per altre iniziative già annunciate, per adulti – uomini e donne – e per i ragazzi e i giovani di Sestino.

La mostra, che ha visto il sindaco Franco Dori dare in omaggio un mazzo di mimose, resterà aperta fino al 13 marzo.

Tags: arteGiornata Internazionale della Donna
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  • La pioggia battente di oggi, un grande classico della manifestazione, non ha frenato l’entusiasmo per il ritorno delle Fiere di Mezzaquaresima a Sansepolcro. L’evento ha preso ufficialmente il via questa mattina ed accompagnerà l’intero weekend biturgense con i tradizionali banchi degli ambulanti, le esposizioni e gli stand gastronomici. L’amministrazione comunale, che anche nei periodi di maggiore impatto dell’epidemia ha espresso fiducia nella possibilità di riproporre la rassegna dopo due anni di stop, ha voluto celebrare questo appuntamento con una simbolica cerimonia in piazza Torre di Berta alla presenza degli organizzatori e delle autorità locali.

Al taglio del nastro, accanto al sindaco Fabrizio Innocenti, era presente anche il cavaliere Valentino Mercati, patron di Aboca. Grazie alla collaborazione tra il Comune e la locale azienda del settore healthcare è stato possibile inaugurare al meglio la Fiera 2022 con l’installazione al centro della piazza cittadina del grande Dodecaedro di Leonardo. La struttura, caratterizzata al suo interno da una pianta di gelso e già protagonista nel centro di Firenze in occasione delle celebrazioni dedicate al genio rinascimentale, è stata messa a disposizione dalla famiglia Mercati per tutta la bella stagione.
L’articolo completo al link in bio
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  • 𝗙𝗼𝘁𝗼𝗻𝗼𝘁𝗶𝘇𝗶𝗮 - In attesa del ritorno delle Fiere di Mezzaquaresima, a Sansepolcro è stato installato il grande dodecaedro di proprietà dell’azienda Aboca, già protagonista a Firenze in occasione delle celebrazioni Leonardiane. La struttura, alta circa sei metri e messa a disposizione dalla famiglia Mercati, resterà collocata al centro della Piazza Torre di Berta per tutta la bella stagione. Pochi minuti fa il sindaco biturgense Fabrizio Innocenti ha condiviso una suggestiva immagine che mostra il risultato delle operazioni di installazione, in attesa che cittadini e visitatori possano ammirare di persona l’opera.

Foto: @fabrizio_innocenti_
  • È stato inaugurato questa mattina, al termine dei lavori di restauro, il prezioso affresco di #GerinoDaPistoia che si trova in piazza della Repubblica a Sansepolcro, la “Madonna di Fontesecca”.

L
  • La commemorazione dell
  • L
  • 𝗥𝗲𝗻𝗶𝗰𝗰𝗶, 𝗶 𝗰𝗼𝗺𝘂𝗻𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗩𝗮𝗹𝘁𝗶𝗯𝗲𝗿𝗶𝗻𝗮 𝗶𝗻𝘀𝗶𝗲𝗺𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗶𝗹 𝗚𝗶𝗼𝗿𝗻𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗠𝗲𝗺𝗼𝗿𝗶𝗮
𝘓𝘢 𝘤𝘦𝘳𝘪𝘮𝘰𝘯𝘪𝘢 𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘱𝘳𝘦𝘴𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘥𝘪 𝘵𝘶𝘵𝘵𝘦 𝘭𝘦 𝘴𝘦𝘵𝘵𝘦 𝘮𝘶𝘯𝘪𝘤𝘪𝘱𝘢𝘭𝘪𝘵à 𝘥𝘦𝘭 𝘵𝘦𝘳𝘳𝘪𝘵𝘰𝘳𝘪𝘰. 𝘗𝘰𝘭𝘤𝘳𝘪: “𝘐𝘯 𝘱𝘳𝘰𝘨𝘦𝘵𝘵𝘰 𝘶𝘯𝘰 𝘴𝘱𝘢𝘻𝘪𝘰 𝘮𝘶𝘴𝘦𝘢𝘭𝘦 𝘮𝘶𝘭𝘵𝘪𝘮𝘦𝘥𝘪𝘢𝘭𝘦 𝘥𝘦𝘥𝘪𝘤𝘢𝘵𝘰 𝘢𝘭𝘭
  • 𝗦𝗰𝗼𝗺𝗽𝗮𝗿𝘀𝗮 𝗱𝗶 𝗦𝗮𝘀𝘀𝗼𝗹𝗶, 𝗶𝗹 𝗰𝗼𝗿𝗱𝗼𝗴𝗹𝗶𝗼 𝗱𝗶 𝗦𝗮𝗻𝘀𝗲𝗽𝗼𝗹𝗰𝗿𝗼 - La scomparsa del presidente del Parlamento europeo David Sassoli ha generato commozione anche a Sansepolcro, città a cui l’ex giornalista Rai era molto legato. In particolare, Sassoli era attivo da molti anni nell’Associazione Cultura della Pace, con cui era entrato in contatto grazie allo stretto rapporto con monsignor Luigi Di Liegro, che aveva seguito il percorso del fratello nell’obiezione di coscienza. Dell’associazione Sassoli era socio onorario ed era membro del comitato scientifico dell’omonimo Premio nazionale.
👉 L’articolo completo al link in bio
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