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Notti magiche: a 30 anni dai Mondiali di Italia ’90 – Prima parte

Come si è arrivati a quell’estate italiana

di Guido Guerrini
10/06/2020
in Oltre il Tevere
Lettura: 6 min.
Notti magiche: a 30 anni dai Mondiali di Italia ’90 – Prima parte

Schillaci a Italia '90. Immagine di Nazionale Calcio (CC BY 2.0 - Link a fine articolo)

Nel tardo pomeriggio dell’8 giugno 1990 prendeva il via la quattordicesima edizione del Campionato del Mondo di Calcio, per la seconda volta nella propria storia ospitato dall’Italia. Il mondiale iniziò con una bella sorpresa, dato che il Camerun sconfisse i Campioni del Mondo uscenti dell’Argentina di Maradona. A metà del secondo tempo François Omam-Biyik, proveniente dalla serie B francese, fu capace di elevarsi in modo incredibile e colpire di testa superando Pumpido davanti agli 80.000 spettatori che riempivano lo stadio di San Siro. Il giorno dopo un altro colpo di testa fece esultare gli italiani. Era il primo pallone toccato da Salvatore “Totò” Schillaci, appena subentrato ad Andrea Carnevale, e permise all’Italia di sconfiggere l’Austria e cominciare nel migliore dei modi il cammino nel mondiale di casa. Fu 1-0 esattamente come quando nel 1934, nel primo mondiale ospitato dall’Italia, eliminammo l’Austria in una discussa semifinale.

Qualificazione d’ufficio

L’Italia era arrivata al Mondiale da paese organizzatore e quindi senza bisogno di giocarsi le qualificazioni. Erano otto anni che si beneficiava di questo favore, dato che nel campionato svoltosi in Messico nel 1986 l’Italia era invitata d’ufficio come squadra campione del mondo in carica. Il mondiale fu assegnato al nostro Paese in un momento particolare, alla vigilia del campionato europeo di calcio del 1984 dove non ci eravamo neppure qualificati. Alla riunione della FIFA che precedette l’Europeo erano due le candidature sul tavolo, quella dell’Italia e quella dell’Unione Sovietica. La prima beneficiava della fresca vittoria del Mundial di Spagna ‘82 e dell’organizzazione dell’Europeo del 1980, la seconda veniva da un’Olimpiade organizzata ottimamente sempre nell’80. Su venti delegati dodici scelsero l’Italia, quattro i sovietici e altri quattro si astennero. L’Urss pagava la scelta del boicottaggio delle Olimpiadi di Los Angeles 1984 dopo che gli americani non erano andati a Mosca quattro anni prima. Sia il Presidente della Repubblica Sandro Pertini che il Primo ministro Bettino Craxi salutarono positivamente la scelta e sia il Governo che il Coni, presidente Franco Carraro, si impegnarono a fondo per preparare il Paese ad ospitare il Campionato del Mondo.

Cattedrali nel deserto

La formula del Mondiale sarebbe stata la stessa di quattro anni prima in Messico, con la partecipazione di 24 squadre suddivise in sei gironi. Ogni girone avrebbe avuto due stadi come riferimento per ottimizzare gli spostamenti e di conseguenza furono scelte dodici sedi per gli incontri. Luca Cordero di Montezemolo fu responsabile dell’organizzazione dell’evento e l’ammodernamento degli stadi fu la priorità d’azione. L’occasione permise un imponente restauro di molti impianti sportivi tra i quali alcuni ideati in occasione dei Mondiali del 1934 o delle Olimpiadi del 1960. A Torino fu costruito un nuovo stadio da settantamila posti: le problematiche successive furono tali che nel 2009 il Delle Alpi sarebbe stato abbattuto per fare posto al nuovo impianto privato della Juventus. Stessa situazione a Bari, dove però lo Stadio San Nicola è ancora in funzione, nonostante il sovradimensionamento della struttura rispetto ai bisogni della città e mantenendo la sua fama di cattedrale nel deserto, visto che nulla è mai sorto attorno al complesso sportivo.

Notti magiche!

Pallone Italia 90
Pallone di Italia ’90 con la mascotte Ciao. Museo del calcio di Firenze. Foto di Sailko (CC BY 3.0)

Innovativa e discussa la mascotte dell’evento, un omino stilizzato che prese il nome di Ciao. Per la prima volta il design del portafortuna del campionato non era un animale, un ortaggio/frutto o un personaggio tipico del paese ospitante. Dopo un lungo sondaggio all’interno delle schedine totocalcio, con veri e propri scontri diretti tra le proposte in campo, il nome Ciao vinse contro Amico, Beniamino, Bimbo e Dribbly. Come non ricordare l’inno di quei mondiali? La versione in lingua italiana era Un’estate italiana, più conosciuta come Notti magiche cantata da Gianna Nannini ed Edoardo Bennato, mentre la versione internazionale si intitolava To Be Number One, proposta da Giorgio Moroder.

Le qualificazioni

Le qualificazioni con in palio ventidue posti si svolsero tra il 1988 e il 1989. Oltre all’Italia e all’Argentina, qualificate di diritto come Paese organizzatore e squadra campione del mondo in carica, furono assegnati tredici posti all’Europa, due al Sud America (che divennero tre grazie alla vittoria nella spareggio contro la rappresentante dell’Oceania, che paradossalmente era Israele!), due al nord e centro America, due all’Africa e due all’Asia. Tra le 116 pretendenti fece scalpore la mancata qualificazione della Francia, già semifinalista nelle due edizioni precedenti e vincitrice dell’Europeo 1984. I transalpini furono eliminati da Jugoslavia e Scozia. Le altre europee qualificate furono Olanda, Germania Ovest, Svezia, Inghilterra, Spagna, Irlanda, Belgio, Romania, Unione Sovietica, Austria e Cecoslovacchia. Dal resto del mondo arrivarono Brasile, Colombia, Uruguay, Egitto, Camerun, Emirati Arabi Uniti, Corea del Sud, Stati Uniti e Costarica. Erano presenti tutte e sei le squadre che fino a quel momento avevano vinto almeno una edizione del Campionato del Mondo: Uruguay (1930-1950), Italia (1934-1938-1982), Brasile (1958-1962-1970), Germania Ovest (1954-1974), Inghilterra (1966) e Argentina (1978-1986). L’evento dell’estate del 1990 sarà anche l’ultima partecipazione ad un Mondiale di calcio di paesi che non esisteranno più come l’Unione Sovietica, Jugoslavia, Cecoslovacchia e Germania Ovest.

Il sorteggio con Pippo Baudo e Sofia Loren

Joseph Blatter e Sophia Loren durante il sorteggio (fermo immagine in pubblico dominio da Rai Due)

Il 9 dicembre del 1989 a Roma avvenne il sorteggio dei sei gironi in diretta televisiva con un immancabile Pippo Baudo alla conduzione, accompagnato da Sofia Loren. L’urna fu benevola con l’Italia. testa di serie assieme ad Argentina, Brasile, Germania Ovest, Belgio ed Inghilterra. Le fasce tennero conto di criteri geografici per fare in modo che solamente in un girone ci fossero più di due europee. Casualmente l’unico raggruppamento con tre squadre del vecchio continente fu quello dell’Italia.

Ecco l’esito del sorteggio:

Gruppo A (Roma e Firenze)Gruppo B (Napoli e Bari)Gruppo C (Torino e Genova)
ItaliaArgentinaBrasile
Stati UnitiCamerunCosta Rica
CecoslovacchiaRomaniaSvezia
AustriaUnione SovieticaScozia
Gruppo D (Milano e Bologna)Gruppo E (Verona e Udine)Gruppo F (Cagliari e Palermo)
Germania OvestBelgioInghilterra
Emirati Arabi UnitiCorea del SudEgitto
ColombiaUruguayIrlanda
JugoslaviaSpagnaOlanda

Si sarebbero qualificate alla fase ad eliminazione diretta (ottavi di finale, quarti, semifinali e finale) le prime due di ogni gruppo e le migliori quattro terze classificate. L’Italia si ritrovò come compagne di viaggio tre nazionali contro cui aveva giocato e vinto nei mondiali ospitati in casa nel 1934. Molti videro in questo casuale elemento un segnale positivo per il proseguo del cammino degli azzurri.

Leggi anche:
Notti magiche: a 30 anni dai Mondiali di Italia ’90 – Seconda parte.
Notti magiche: a 30 anni dai Mondiali di Italia ’90 – Terza e ultima parte.

La foto di Totò Schillaci è di Nazionale Calcio (CC BY 2.0).

Tags: calcioItalia 90mondiali
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Al taglio del nastro, accanto al sindaco Fabrizio Innocenti, era presente anche il cavaliere Valentino Mercati, patron di Aboca. Grazie alla collaborazione tra il Comune e la locale azienda del settore healthcare è stato possibile inaugurare al meglio la Fiera 2022 con l’installazione al centro della piazza cittadina del grande Dodecaedro di Leonardo. La struttura, caratterizzata al suo interno da una pianta di gelso e già protagonista nel centro di Firenze in occasione delle celebrazioni dedicate al genio rinascimentale, è stata messa a disposizione dalla famiglia Mercati per tutta la bella stagione.
L’articolo completo al link in bio
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  • 𝗙𝗼𝘁𝗼𝗻𝗼𝘁𝗶𝘇𝗶𝗮 - In attesa del ritorno delle Fiere di Mezzaquaresima, a Sansepolcro è stato installato il grande dodecaedro di proprietà dell’azienda Aboca, già protagonista a Firenze in occasione delle celebrazioni Leonardiane. La struttura, alta circa sei metri e messa a disposizione dalla famiglia Mercati, resterà collocata al centro della Piazza Torre di Berta per tutta la bella stagione. Pochi minuti fa il sindaco biturgense Fabrizio Innocenti ha condiviso una suggestiva immagine che mostra il risultato delle operazioni di installazione, in attesa che cittadini e visitatori possano ammirare di persona l’opera.

Foto: @fabrizio_innocenti_
  • È stato inaugurato questa mattina, al termine dei lavori di restauro, il prezioso affresco di #GerinoDaPistoia che si trova in piazza della Repubblica a Sansepolcro, la “Madonna di Fontesecca”.

L
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𝘓𝘢 𝘤𝘦𝘳𝘪𝘮𝘰𝘯𝘪𝘢 𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘱𝘳𝘦𝘴𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘥𝘪 𝘵𝘶𝘵𝘵𝘦 𝘭𝘦 𝘴𝘦𝘵𝘵𝘦 𝘮𝘶𝘯𝘪𝘤𝘪𝘱𝘢𝘭𝘪𝘵à 𝘥𝘦𝘭 𝘵𝘦𝘳𝘳𝘪𝘵𝘰𝘳𝘪𝘰. 𝘗𝘰𝘭𝘤𝘳𝘪: “𝘐𝘯 𝘱𝘳𝘰𝘨𝘦𝘵𝘵𝘰 𝘶𝘯𝘰 𝘴𝘱𝘢𝘻𝘪𝘰 𝘮𝘶𝘴𝘦𝘢𝘭𝘦 𝘮𝘶𝘭𝘵𝘪𝘮𝘦𝘥𝘪𝘢𝘭𝘦 𝘥𝘦𝘥𝘪𝘤𝘢𝘵𝘰 𝘢𝘭𝘭
  • 𝗦𝗰𝗼𝗺𝗽𝗮𝗿𝘀𝗮 𝗱𝗶 𝗦𝗮𝘀𝘀𝗼𝗹𝗶, 𝗶𝗹 𝗰𝗼𝗿𝗱𝗼𝗴𝗹𝗶𝗼 𝗱𝗶 𝗦𝗮𝗻𝘀𝗲𝗽𝗼𝗹𝗰𝗿𝗼 - La scomparsa del presidente del Parlamento europeo David Sassoli ha generato commozione anche a Sansepolcro, città a cui l’ex giornalista Rai era molto legato. In particolare, Sassoli era attivo da molti anni nell’Associazione Cultura della Pace, con cui era entrato in contatto grazie allo stretto rapporto con monsignor Luigi Di Liegro, che aveva seguito il percorso del fratello nell’obiezione di coscienza. Dell’associazione Sassoli era socio onorario ed era membro del comitato scientifico dell’omonimo Premio nazionale.
👉 L’articolo completo al link in bio
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