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Pasqua, il messaggio di auguri di Don Giancarlo Rapaccini

Alcuni pensieri e considerazioni del parroco della Cattedrale di Sansepolcro in questa giornata di festa

di Redazione
04/04/2021
in Attualità
Lettura: 3 min.
Tutte le foto del progetto “segnalEtica”

Don Giancarlo Rapaccini - Foto di Riccardo Lorenzi per il progetto "SegnalEtica" dell'Associazione Cultura della Pace

Oggi, domenica di Pasqua, la redazione di TeverePost è lieta di accogliere nelle proprie pagine un prezioso contributo inviatoci da Don Giancarlo Rapaccini, dal 2014 parroco della comunità di San Giovanni Evangelista presso la Concattedrale di Sansepolcro.

Ecco il testo integrale del messaggio di auguri che Don Giancarlo rivolge quest’oggi alla popolazione:

Carissimi tutti,

sono felicissimo di poter rivolgere un mio pensiero per questa Pasqua.

Sono qui in questa città, che mi è stata affidata dal vescovo quasi sette anni fa e che sento profondamente mia, nel bene e nel male.

Una città che ha come simbolo il Risorto e che vicino a lui Risorto fu costruito il sepolcro vuoto, sotto la chiesa di San Rocco, simile a quello di Gerusalemme.

Sono due immagini che non possono essere scisse. L’una richiama l’altra.

Il sepolcro ci parla della morte, una morte terribilmente dolorosa come fu quella di Gesù. Una morte per asfissia e dissanguamento che provoca la sete. Una morte vissuta nella più totale solitudine.

Quante persone sono morte così anche nei nostri giorni. A quante persone è mancato l’ossigeno e sono rimaste soffocate! Quante persone sono morte sole, prive di una carezza o di una stretta di mano!

Ma noi abbiamo la straordinaria grazia di avere il Risorto di Piero, l’immagine più bella ed espressiva che c’è al mondo.

Cosa può voler dire tutto questo se non coltivare, nonostante che permangono ancora tanti segni di morte, la speranza come dono teologale, della vittoria della vita sulla morte?

Pertanto vorrei che in questa mia città tutti coltivassero pensieri di vita.

Vorrei che i colori della natura, illuminati dalla luce, dominassero sul grigiore per il numero di morti o di ricoverati in terapia intensiva o intubati per mancanza di ossigeno.

Vorrei che tutti superassero la sonnolenza di chi non si aspetta nulla di nuovo dal futuro della vita, come quei personaggi di Piero dipinti alla custodia del sepolcro.

Vorrei che una volta tanto tutti andassero al fondo della questione, che questo mondo così come è stato ridotto, non corrisponde più al volere di Dio.

Noi lo abbiamo rovinato e continuiamo a distruggerlo con i nostri egoismi, con le nostre avidità insaziabili e con la nostra mania di dominio, come ai tempi della torre di Babele.

Dio, tuttavia, ci sta purificando per prepararci ad accogliere qualcosa di nuovo.

Come ai giorni di Gesù: lo videro soffrire e piansero sui propri peccati, lo videro morire in croce e si coprirono il volto dalla vergogna.

Alla fine con molta pietà lo chiusero dentro un sepolcro.

Ma al terzo giorno risuscitò, e la gioia così prevalse sul loro pianto, lo stupore illuminò i loro volti e la voglia di vivere e di sognare riprese a correre.

Ai miei carissimi concittadini del Borgo auguro questa medesima gioia.

Sono certissimo che se tutti impariamo la lezione e accogliamo Cristo Risorto,

Lui ci restituisce un cuore puro e uno sguardo nuovo. E questo mondo diventerà pieno di luce e di profumo: il profumo della fraternità universale riconquistata.

Buona Pasqua a tutti, cari miei concittadini.

Don Giancarlo Rapaccini

Foto di Riccardo Lorenzi per il progetto SegnalEtica dell’Associazione Cultura della Pace.

Tags: auguridon Giancarlo RapacciniPasqua
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  • La pioggia battente di oggi, un grande classico della manifestazione, non ha frenato l’entusiasmo per il ritorno delle Fiere di Mezzaquaresima a Sansepolcro. L’evento ha preso ufficialmente il via questa mattina ed accompagnerà l’intero weekend biturgense con i tradizionali banchi degli ambulanti, le esposizioni e gli stand gastronomici. L’amministrazione comunale, che anche nei periodi di maggiore impatto dell’epidemia ha espresso fiducia nella possibilità di riproporre la rassegna dopo due anni di stop, ha voluto celebrare questo appuntamento con una simbolica cerimonia in piazza Torre di Berta alla presenza degli organizzatori e delle autorità locali.

Al taglio del nastro, accanto al sindaco Fabrizio Innocenti, era presente anche il cavaliere Valentino Mercati, patron di Aboca. Grazie alla collaborazione tra il Comune e la locale azienda del settore healthcare è stato possibile inaugurare al meglio la Fiera 2022 con l’installazione al centro della piazza cittadina del grande Dodecaedro di Leonardo. La struttura, caratterizzata al suo interno da una pianta di gelso e già protagonista nel centro di Firenze in occasione delle celebrazioni dedicate al genio rinascimentale, è stata messa a disposizione dalla famiglia Mercati per tutta la bella stagione.
L’articolo completo al link in bio
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  • 𝗙𝗼𝘁𝗼𝗻𝗼𝘁𝗶𝘇𝗶𝗮 - In attesa del ritorno delle Fiere di Mezzaquaresima, a Sansepolcro è stato installato il grande dodecaedro di proprietà dell’azienda Aboca, già protagonista a Firenze in occasione delle celebrazioni Leonardiane. La struttura, alta circa sei metri e messa a disposizione dalla famiglia Mercati, resterà collocata al centro della Piazza Torre di Berta per tutta la bella stagione. Pochi minuti fa il sindaco biturgense Fabrizio Innocenti ha condiviso una suggestiva immagine che mostra il risultato delle operazioni di installazione, in attesa che cittadini e visitatori possano ammirare di persona l’opera.

Foto: @fabrizio_innocenti_
  • È stato inaugurato questa mattina, al termine dei lavori di restauro, il prezioso affresco di #GerinoDaPistoia che si trova in piazza della Repubblica a Sansepolcro, la “Madonna di Fontesecca”.

L
  • La commemorazione dell
  • L
  • 𝗥𝗲𝗻𝗶𝗰𝗰𝗶, 𝗶 𝗰𝗼𝗺𝘂𝗻𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗩𝗮𝗹𝘁𝗶𝗯𝗲𝗿𝗶𝗻𝗮 𝗶𝗻𝘀𝗶𝗲𝗺𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗶𝗹 𝗚𝗶𝗼𝗿𝗻𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗠𝗲𝗺𝗼𝗿𝗶𝗮
𝘓𝘢 𝘤𝘦𝘳𝘪𝘮𝘰𝘯𝘪𝘢 𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘱𝘳𝘦𝘴𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘥𝘪 𝘵𝘶𝘵𝘵𝘦 𝘭𝘦 𝘴𝘦𝘵𝘵𝘦 𝘮𝘶𝘯𝘪𝘤𝘪𝘱𝘢𝘭𝘪𝘵à 𝘥𝘦𝘭 𝘵𝘦𝘳𝘳𝘪𝘵𝘰𝘳𝘪𝘰. 𝘗𝘰𝘭𝘤𝘳𝘪: “𝘐𝘯 𝘱𝘳𝘰𝘨𝘦𝘵𝘵𝘰 𝘶𝘯𝘰 𝘴𝘱𝘢𝘻𝘪𝘰 𝘮𝘶𝘴𝘦𝘢𝘭𝘦 𝘮𝘶𝘭𝘵𝘪𝘮𝘦𝘥𝘪𝘢𝘭𝘦 𝘥𝘦𝘥𝘪𝘤𝘢𝘵𝘰 𝘢𝘭𝘭
  • 𝗦𝗰𝗼𝗺𝗽𝗮𝗿𝘀𝗮 𝗱𝗶 𝗦𝗮𝘀𝘀𝗼𝗹𝗶, 𝗶𝗹 𝗰𝗼𝗿𝗱𝗼𝗴𝗹𝗶𝗼 𝗱𝗶 𝗦𝗮𝗻𝘀𝗲𝗽𝗼𝗹𝗰𝗿𝗼 - La scomparsa del presidente del Parlamento europeo David Sassoli ha generato commozione anche a Sansepolcro, città a cui l’ex giornalista Rai era molto legato. In particolare, Sassoli era attivo da molti anni nell’Associazione Cultura della Pace, con cui era entrato in contatto grazie allo stretto rapporto con monsignor Luigi Di Liegro, che aveva seguito il percorso del fratello nell’obiezione di coscienza. Dell’associazione Sassoli era socio onorario ed era membro del comitato scientifico dell’omonimo Premio nazionale.
👉 L’articolo completo al link in bio
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