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L’epidemia raccontata attraverso le statistiche: intervista al professor Roberto Pancrazi

Docente all’Università di Warwick, Pancrazi pubblica ogni giorno sulla sua pagina facebook i suoi studi sull’andamento dell’epidemia in Italia

di Alessio Metozzi
01/04/2020
in Valtiberini nel mondo
Lettura: 4 min.
L’epidemia raccontata attraverso le statistiche: intervista al professor Roberto Pancrazi

D​a qualche tempo numeri, statistiche e dati sono entrati di prepotenza nella nostra quotidianità. Nell’epoca del Covid-19, tutto passa inevitabilmente da loro.

Quanti nuovi contagiati ci sono stati oggi? E i guariti? Quante persone hanno perso la vita? Come si sta evolvendo l’epidemia? Sono queste le principali domande sulle quali i ricercatori e gli esperti di statistica di tutto il mondo stanno basando le loro accurate attività di analisi. Fra di loro vi è anche un nostro brillante concittadino, il professor Roberto Pancrazi.

Classe ’79, biturgense doc, Pancrazi si è laureato in Statistica all’Università di Firenze ed ha conseguito il dottorato alla Duke University negli Stati Uniti. Dal 2012 è docente alla University of Warwick nel Regno Unito, dove vive assieme alla famiglia.

Dal mese scorso, ha deciso di mettere le sue conoscenze al servizio dell’emergenza coronavirus. Questo, per offrire una mano ai cittadini a comprendere le reali dinamiche dell’epidemia e a contrastare scientificamente le innumerevoli teorie più o meno attendibili che si stanno costruendo attorno al suo andamento.

Al pari del bollettino quotidiano della Protezione Civile, il suo post Facebook delle 19:00 circa è diventato una sorta di appuntamento fisso per tantissimi valtiberini ed altre centinaia di utenti.

Come e quando è nata questa sua iniziativa di raccolta dati?

Intorno ai primi di marzo. I numeri dei contagiati erano sempre più alti. Si passava da un +800 a un +1200 e un mio amico, su WhatsApp, mi chiese “per te quanto durerà?”. Ovviamente non avevo una risposta, perchè quei numeri, da soli, non potevano dirmi più di tanto. Per capire come interpretarli, mi sono documentato un po’ su quella che è stata l’esperienza cinese, e in particolar modo su quali modelli statistici erano stati utilizzati per analizzare l’epidemia. Una volta individuati, ho voluto applicarli all’Italia condividendo il modo in cui, attraverso il modello, avrei interpretato i dati giorno dopo giorno.”

Immagino quindi che non abbia mai fatto qualcosa del genere in passato.

No, non avevo fatto niente di simile; pur usando costantemente modelli matematico-statistici nel mio lavoro, non li avevo mai utilizzati per un’analisi giornaliera di un fenomeno, né tantomeno condivisi sui social, non essendone un grande frequentatore.

Per chi ha difficoltà a comprenderne le dinamiche, cosa permette di ottenere questo studio?

Fornisce uno struttura per interpretare i dati che ci vengono forniti quotidianamente. Solo attraverso la lente di un modello epidemiologico, che descrive l’andamento naturale dell’epidemia, possiamo capire se un dato è particolarmente positivo e negativo. Altrimenti non avremmo alcun riferimento e un +4000 vorrebbe dire davvero poco.

Quali sono stati i risultati più sorprendenti – in positivo e in negativo – riscontrati in queste settimane?

In positivo è sicuramente il fatto che il centro-sud, almeno per il momento e facendo tutti gli scongiuri, ha evitato la catastrofe del nord. Sicuramente ha giovato il fatto che le maggiori restrizioni sono avvenute quando l’epidemia era ancora nella fase iniziale nel centro-sud. In negativo è la mancanza di dati pubblici dettagliati e puliti, che rende il lavoro molto più difficile. Sono sicuro che aver avuto accesso a tutti i dati registrati avrebbe aiutato molto nelle analisi.

Vive e lavora in Regno Unito. Com’è la situazione là? Cosa pensa delle strategie adottate da Boris Johnson?

In UK siamo indietro di un paio di settimane rispetto all’Italia, per cui credo che la situazione debba ancora peggiorare prima di migliorare. Su Johnson c’è poco da dire: se avesse agito subito nell’unico modo sensato avrebbe guadagnato molto tempo e messo meno in difficoltà il sistema sanitario.

Quali sono secondo lei le principali differenze tra la situazione inglese e quella italiana?

L’Italia ha avuto la sfortuna di mettere in evidenza agli altri paesi come la situazione si sarebbe evoluta, se non si fosse intervenuti. In pochissimi avrebbero pensato che quanto accaduto in Cina si potesse ripetere in Europa, ma dopo il caos in Lombardia è divenuto lampante. Per cui, in termini relativi, c’è stata un po’ più di attenzione qui, anche se non quanto era necessaria.

Le andrebbe di fare un pronostico su quand’è che potremo tornare a vivere in modo ‘quasi normale’, in Italia e non solo?

Difficile da dire. Con i dati odierni credo che verso metà/fine aprile si arrivi ad uno stadio dell’epidemia in cui sarà molto contenuta. A quel momento, forse, si potrebbe considerare di muovere alcuni piccoli passi verso la normalizzazione della vita. Ma sarà importante vedere il continuo miglioramento giorno dopo giorno fino a metà aprile.

Tutti gli studi del professor Pancrazi sull’andamento del Covid-19 sono disponibili sul suo sito www.robertopancrazi.com.

Tags: coronavirusRoberto Pancrazistatisticavaltiberini nel mondo
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  • La pioggia battente di oggi, un grande classico della manifestazione, non ha frenato l’entusiasmo per il ritorno delle Fiere di Mezzaquaresima a Sansepolcro. L’evento ha preso ufficialmente il via questa mattina ed accompagnerà l’intero weekend biturgense con i tradizionali banchi degli ambulanti, le esposizioni e gli stand gastronomici. L’amministrazione comunale, che anche nei periodi di maggiore impatto dell’epidemia ha espresso fiducia nella possibilità di riproporre la rassegna dopo due anni di stop, ha voluto celebrare questo appuntamento con una simbolica cerimonia in piazza Torre di Berta alla presenza degli organizzatori e delle autorità locali.

Al taglio del nastro, accanto al sindaco Fabrizio Innocenti, era presente anche il cavaliere Valentino Mercati, patron di Aboca. Grazie alla collaborazione tra il Comune e la locale azienda del settore healthcare è stato possibile inaugurare al meglio la Fiera 2022 con l’installazione al centro della piazza cittadina del grande Dodecaedro di Leonardo. La struttura, caratterizzata al suo interno da una pianta di gelso e già protagonista nel centro di Firenze in occasione delle celebrazioni dedicate al genio rinascimentale, è stata messa a disposizione dalla famiglia Mercati per tutta la bella stagione.
L’articolo completo al link in bio
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  • 𝗙𝗼𝘁𝗼𝗻𝗼𝘁𝗶𝘇𝗶𝗮 - In attesa del ritorno delle Fiere di Mezzaquaresima, a Sansepolcro è stato installato il grande dodecaedro di proprietà dell’azienda Aboca, già protagonista a Firenze in occasione delle celebrazioni Leonardiane. La struttura, alta circa sei metri e messa a disposizione dalla famiglia Mercati, resterà collocata al centro della Piazza Torre di Berta per tutta la bella stagione. Pochi minuti fa il sindaco biturgense Fabrizio Innocenti ha condiviso una suggestiva immagine che mostra il risultato delle operazioni di installazione, in attesa che cittadini e visitatori possano ammirare di persona l’opera.

Foto: @fabrizio_innocenti_
  • È stato inaugurato questa mattina, al termine dei lavori di restauro, il prezioso affresco di #GerinoDaPistoia che si trova in piazza della Repubblica a Sansepolcro, la “Madonna di Fontesecca”.

L
  • La commemorazione dell
  • L
  • 𝗥𝗲𝗻𝗶𝗰𝗰𝗶, 𝗶 𝗰𝗼𝗺𝘂𝗻𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗩𝗮𝗹𝘁𝗶𝗯𝗲𝗿𝗶𝗻𝗮 𝗶𝗻𝘀𝗶𝗲𝗺𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗶𝗹 𝗚𝗶𝗼𝗿𝗻𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗠𝗲𝗺𝗼𝗿𝗶𝗮
𝘓𝘢 𝘤𝘦𝘳𝘪𝘮𝘰𝘯𝘪𝘢 𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘱𝘳𝘦𝘴𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘥𝘪 𝘵𝘶𝘵𝘵𝘦 𝘭𝘦 𝘴𝘦𝘵𝘵𝘦 𝘮𝘶𝘯𝘪𝘤𝘪𝘱𝘢𝘭𝘪𝘵à 𝘥𝘦𝘭 𝘵𝘦𝘳𝘳𝘪𝘵𝘰𝘳𝘪𝘰. 𝘗𝘰𝘭𝘤𝘳𝘪: “𝘐𝘯 𝘱𝘳𝘰𝘨𝘦𝘵𝘵𝘰 𝘶𝘯𝘰 𝘴𝘱𝘢𝘻𝘪𝘰 𝘮𝘶𝘴𝘦𝘢𝘭𝘦 𝘮𝘶𝘭𝘵𝘪𝘮𝘦𝘥𝘪𝘢𝘭𝘦 𝘥𝘦𝘥𝘪𝘤𝘢𝘵𝘰 𝘢𝘭𝘭
  • 𝗦𝗰𝗼𝗺𝗽𝗮𝗿𝘀𝗮 𝗱𝗶 𝗦𝗮𝘀𝘀𝗼𝗹𝗶, 𝗶𝗹 𝗰𝗼𝗿𝗱𝗼𝗴𝗹𝗶𝗼 𝗱𝗶 𝗦𝗮𝗻𝘀𝗲𝗽𝗼𝗹𝗰𝗿𝗼 - La scomparsa del presidente del Parlamento europeo David Sassoli ha generato commozione anche a Sansepolcro, città a cui l’ex giornalista Rai era molto legato. In particolare, Sassoli era attivo da molti anni nell’Associazione Cultura della Pace, con cui era entrato in contatto grazie allo stretto rapporto con monsignor Luigi Di Liegro, che aveva seguito il percorso del fratello nell’obiezione di coscienza. Dell’associazione Sassoli era socio onorario ed era membro del comitato scientifico dell’omonimo Premio nazionale.
👉 L’articolo completo al link in bio
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