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Sansepolcro, Anghiari e Città di Castello, tutte le ultime elezioni

Ripercorriamo, nei tre comuni della valle che andranno al voto domani e lunedì, i risultati delle amministrative svoltesi a partire dall'introduzione dell'attuale sistema elettorale

di Redazione
01/10/2021
in Politica
Lettura: 5 min.
Sansepolcro, Anghiari e Città di Castello, tutte le ultime elezioni

Da sinistra i palazzi comunali di Sansepolcro, Anghiari e Città di Castello

Domani e dopodomani i cittadini di Sansepolcro, Anghiari e Città di Castello sono chiamati al voto per eleggere il sindaco e i consiglieri comunali in carica nella prossima legislatura. Nell’attesa di conoscere l’esito di questo appuntamento con il voto, ripercorriamo la storia delle elezioni amministrative nei tre comuni a partire dal 1993, data dell’introduzione dell’attuale sistema elettorale che prevede l’elezione diretta del primo cittadino. Fino ad allora, infatti, i cittadini eleggevano il solo consiglio comunale, che a seguire sceglieva il sindaco al proprio interno.

Sansepolcro, dopo Casini per tutti un solo mandato

A Sansepolcro la prima elezione con il nuovo sistema (che prevedeva un mandato di soli quattro anni, poi portati a cinque nel 1999) si svolse nel 1995 e coinvolse cinque candidati: il primo turno vide prevalere Dario Casini per il centrosinistra con il 40,2% davanti a Maria Pia Oelker per il centrodestra con il 19,5%. A seguire il sindaco uscente Luigino Sarti per Viva Sansepolcro (16,3%), Tiziana Bianchini per Rifondazione Comunista (13,9%) e Massimo Canosci per il Patto dei Democratici (10,1%). Al ballottaggio Casini prevalse su Oelker raggiungendo il 68,2%.

Cinque candidati anche nel 1999, con Dario Casini al 40,8%, Luigino Sarti al 31,6%, appoggiato da Viva Sansepolcro e una lista che riuniva Forza Italia, AN e CCD, Paolo Leonessi (Rifondazione Comunista) al 18,7%, Antonio Chiasserini per Civiltà del 2000 al 5,6% e Maurizio Carlo Canosci di Progetto per Sansepolcro al 3,3%. Il ballottaggio vide di nuovo il successo di Casini, stavolta su Luigino Sarti, con il 58,3%, e segnò l’ultima riconferma di un sindaco uscente.

Nel 2004 fu la volta di un confronto a due: Alessio Ugolini, appoggiato da Ulivo e Rifondazione Comunista, prevalse su Franco Polcri (Casa delle Libertà e Viva Sansepolcro) per soli 48 voti, arrivando al 50,23%.

Caduta l’amministrazione dopo un anno e mezzo, nel 2006 Franco Polcri si ripresentò appoggiato da Casa delle Libertà, Viva Sansepolcro e Ambiente e Cultura per il Borgo, ottenendo al primo turno il 46%, che lo vide chiudere davanti a Bruno Graziotti (Ulivo, 41,2%) e Guido Guerrini (Rifondazione, Comunisti Italiani e Idv-Verdi, 12,8%). Al ballottaggio Polcri confermò il vantaggio su Graziotti chiudendo al 51,8%.

Nel 2011 di nuovo sfida a cinque. Al primo turno in vantaggio Daniela Frullani (Pd, InComune, PSI) con il 32,9%, poi Fabrizio Innocenti (PDL, Borgo Nuovo, Lega Nord, Udc, Futuro e Libertà) con il 32,3%, quindi Danilo Bianchi (Dpc, Sinistra, Cittadini per Danilo Bianchi e IDV) con il 28,4%, Gianluca Polidori (FDU) con il 3,6% e Mirco Giubilei con il 2,7%. Al secondo turno successo di Frullani su Innocenti con il 57,3%.

Nel 2016, proprio come quest’anno, i candidati a sindaco furono invece quattro. Mauro Cornioli (Nostro Borgo, Dpc, Insieme Possiamo) chiuse il primo turno al 42,6%, davanti a Daniela Frullani (Pd-InComune, Nuove Prospettive, PSI, 29,9%), Tonino Giunti (Forza Italia, Cittadini per Sansepolcro, Lega Nord, Fratelli d’Italia, 18,8%) e Catia Giorni (Movimento 5 Stelle, 8,6%). Al ballottaggio Cornioli superò Frullani raggiungendo il 68,2%.

Anghiari, sotto i 15.000 abitanti non c’è il ballottaggio

Ad Anghiari, dove il numero di abitanti inferiore ai 15.000 abitanti prevede un solo turno, senza ballottaggio, la prima elezione con il nuovo sistema si tenne nel 1994: successo di Maddalena Senesi per i Progressisti con il 55,2% nei confronti di Roberto Santi. Bis per Senesi con la lista di centrosinistra nel 1998, questa volta con il 62,1% davanti a Matilde Bartolomei, per quello che fu l’ultimo mandato prima che la durata diventasse quinquennale.

Nel 2002 il primo successo di Danilo Bianchi (centrosinistra) con il 49,2% davanti a Paolo Mariotti (38,5%) e Roberto Santi (12,2%). Cinque anni più tardi, nel 2007, riconferma di Bianchi, stavolta con il 73,5% su Massimo Redenti.

Nel 2011 la vittoria di Riccardo La Ferla (Insieme per Anghiari) con il 70,1% nei confronti di Sandro Dini (Risveglio e Progresso). Infine, nel 2016 il successo di Alessandro Polcri (LiberaMente) per 9 voti (38,45%) su Simone Matteagi (Insieme per Anghiari, 38,1%) e Paolo Gaggiottini (Movimento 5 Stelle, 23,4%).

A Città di Castello sempre mandati doppi

A Città di Castello si parte dal 1993, quando i candidati a sindaco furono addirittura nove, un record tuttora imbattuto. Il primo turno vide in vantaggio Adolfo Orsini per il PDS con il 31,1%, davanti a Paola Anna Pillitu (Cittadini per Cambiare, 20,5%), Franco Campagni (DC e Verdi, 12,6%), Marcello Tintori (Rifondazione Comunista, 11,1%), Silvio Pasqui (Insieme per Città di Castello, 7,7%), Angelo Cavargini (Sì per il Cambiamento, 4,6%), l’attuale candidato Giovanni Andrea Lignani Marchesani (MSI-DN, 4,1%) e Nazzareno Venturini (Assemblea Civica, 3,6%). Al ballottaggio successo di Orsini su Pillitu con il 53,5%.

Nel 1997 si scese a quattro candidati: al primo turno avanti di nuovo Adolfo Orsini per PDS, Lista civica di centrosinistra, La Rete e Rinnovamento Italiano con il 36,4%, poi Stefania Fuscagni Spinoso (AN, Forza Italia, CCD-CDU) con il 33,7%, Walter Verini (Rifondazione, Lista civica, PPI e Verdi-Cristiano Sociali) con il 27,8% e infine Michele Checconi (Lega Nord) con il 2%. Al secondo turno Orsini ottenne il bis raggiungendo il 52% ai danni di Fuscagni.

Nel 2001 avanti Fernanda Cecchini (45,1%) per DS, SDI, Comunisti Italiani, Democratici con Città di Castello e Rifondazione, poi Franco Campagni (AN, Forza Italia, CCD-CDU, Nuovo PSI, Lega Nord, 28,7%), Mario Capanna (Lista Capanna, Democratici per Città di Castello, Centro per il Rinnovamento, Sinistra Plurale e Verdi, 25,1%), Giovanni Petricci (Fiamma Tricolore, 1%). Al ballottaggio Cecchini al 57,2% su Campagni.

Nel 2006 il primo turno vide in vantaggio di nuovo Fernanda Cecchini (DS, Socialisti Uniti, Rifondazione, Centro Democratico, Comunisti Italiani) con il 47,8%, davanti a Franco Ciliberti (Margherita, Con Ciliberti, Verdi, Nuovo Psi, Centrosinistra Vivo) con il 28,5% e ancora Giovanni Andrea Lignani Marchesani (AN, Forza Italia, UDC, Lega Nord, Castello Libera) con il 23,7%. Al secondo turno arrivò il secondo mandato per Cecchini che superò Ciliberti con il 55,8%.

Nel 2011 non servì il ballottaggio, perché Luciano Bacchetta, sostenuto da PD, PSI e Federazione della Sinistra ottenne la maggioranza assoluta (51%) già al primo turno, davanti a Cesare Sassolini (PdL, Lega Nord, Alleanza per l’Italia e La Destra, 20,5%), Francesco Polidori (FDU, Noi Donne, E-Democracy, Nuova Forza Italia, 12,24%), Paola Anna Pillitu (IDV, Per Città di Castello, 12,17%), Simone Cumbo (SEL, 2,5%) e Paolo Bettacchioli (UDC, 1,6%).

Bis di Luciano Bacchetta nel 2016, di nuovo al primo turno, con l’appoggio di PD, Socialisti e La Sinistra e il 53,2% dei voti. Alle sue spalle Nicola Morini (Lega Nord, Tiferno Insieme, FdI, Forza Italia, 30,1%), Roberto Colombo (Castello Cambia, 9%), Marco Gasperi (M5S, 7%) e Giovanni Zangarelli (La Rinascita, 0,7%).

Tags: elezioni amministrativestoria
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Un arrivederci, non un addio: tra i nostri obiettivi futuri c
  • La pioggia battente di oggi, un grande classico della manifestazione, non ha frenato l’entusiasmo per il ritorno delle Fiere di Mezzaquaresima a Sansepolcro. L’evento ha preso ufficialmente il via questa mattina ed accompagnerà l’intero weekend biturgense con i tradizionali banchi degli ambulanti, le esposizioni e gli stand gastronomici. L’amministrazione comunale, che anche nei periodi di maggiore impatto dell’epidemia ha espresso fiducia nella possibilità di riproporre la rassegna dopo due anni di stop, ha voluto celebrare questo appuntamento con una simbolica cerimonia in piazza Torre di Berta alla presenza degli organizzatori e delle autorità locali.

Al taglio del nastro, accanto al sindaco Fabrizio Innocenti, era presente anche il cavaliere Valentino Mercati, patron di Aboca. Grazie alla collaborazione tra il Comune e la locale azienda del settore healthcare è stato possibile inaugurare al meglio la Fiera 2022 con l’installazione al centro della piazza cittadina del grande Dodecaedro di Leonardo. La struttura, caratterizzata al suo interno da una pianta di gelso e già protagonista nel centro di Firenze in occasione delle celebrazioni dedicate al genio rinascimentale, è stata messa a disposizione dalla famiglia Mercati per tutta la bella stagione.
L’articolo completo al link in bio
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  • 𝗙𝗼𝘁𝗼𝗻𝗼𝘁𝗶𝘇𝗶𝗮 - In attesa del ritorno delle Fiere di Mezzaquaresima, a Sansepolcro è stato installato il grande dodecaedro di proprietà dell’azienda Aboca, già protagonista a Firenze in occasione delle celebrazioni Leonardiane. La struttura, alta circa sei metri e messa a disposizione dalla famiglia Mercati, resterà collocata al centro della Piazza Torre di Berta per tutta la bella stagione. Pochi minuti fa il sindaco biturgense Fabrizio Innocenti ha condiviso una suggestiva immagine che mostra il risultato delle operazioni di installazione, in attesa che cittadini e visitatori possano ammirare di persona l’opera.

Foto: @fabrizio_innocenti_
  • È stato inaugurato questa mattina, al termine dei lavori di restauro, il prezioso affresco di #GerinoDaPistoia che si trova in piazza della Repubblica a Sansepolcro, la “Madonna di Fontesecca”.

L
  • La commemorazione dell
  • L
  • 𝗥𝗲𝗻𝗶𝗰𝗰𝗶, 𝗶 𝗰𝗼𝗺𝘂𝗻𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗩𝗮𝗹𝘁𝗶𝗯𝗲𝗿𝗶𝗻𝗮 𝗶𝗻𝘀𝗶𝗲𝗺𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗶𝗹 𝗚𝗶𝗼𝗿𝗻𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗠𝗲𝗺𝗼𝗿𝗶𝗮
𝘓𝘢 𝘤𝘦𝘳𝘪𝘮𝘰𝘯𝘪𝘢 𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘱𝘳𝘦𝘴𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘥𝘪 𝘵𝘶𝘵𝘵𝘦 𝘭𝘦 𝘴𝘦𝘵𝘵𝘦 𝘮𝘶𝘯𝘪𝘤𝘪𝘱𝘢𝘭𝘪𝘵à 𝘥𝘦𝘭 𝘵𝘦𝘳𝘳𝘪𝘵𝘰𝘳𝘪𝘰. 𝘗𝘰𝘭𝘤𝘳𝘪: “𝘐𝘯 𝘱𝘳𝘰𝘨𝘦𝘵𝘵𝘰 𝘶𝘯𝘰 𝘴𝘱𝘢𝘻𝘪𝘰 𝘮𝘶𝘴𝘦𝘢𝘭𝘦 𝘮𝘶𝘭𝘵𝘪𝘮𝘦𝘥𝘪𝘢𝘭𝘦 𝘥𝘦𝘥𝘪𝘤𝘢𝘵𝘰 𝘢𝘭𝘭
  • 𝗦𝗰𝗼𝗺𝗽𝗮𝗿𝘀𝗮 𝗱𝗶 𝗦𝗮𝘀𝘀𝗼𝗹𝗶, 𝗶𝗹 𝗰𝗼𝗿𝗱𝗼𝗴𝗹𝗶𝗼 𝗱𝗶 𝗦𝗮𝗻𝘀𝗲𝗽𝗼𝗹𝗰𝗿𝗼 - La scomparsa del presidente del Parlamento europeo David Sassoli ha generato commozione anche a Sansepolcro, città a cui l’ex giornalista Rai era molto legato. In particolare, Sassoli era attivo da molti anni nell’Associazione Cultura della Pace, con cui era entrato in contatto grazie allo stretto rapporto con monsignor Luigi Di Liegro, che aveva seguito il percorso del fratello nell’obiezione di coscienza. Dell’associazione Sassoli era socio onorario ed era membro del comitato scientifico dell’omonimo Premio nazionale.
👉 L’articolo completo al link in bio
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