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Andrea Brizi: omini e teschi. Un viaggio tra colori accesi e sorrisini accennati

La prima parte dell’intervista allo scultore umbro. Una premessa e manifesto per puntualizzare le idee sull’arte e la scultura

di Ilaria Pernici
02/06/2020
in Cultura
Lettura: 4 min.
Interno Testa, 2019

Interno Testa, 2019

«Questa figura d’argilla chiamata Golem, fu scolpita, in tempi remoti, dal mago Tessalia. Se metterete la parola magica, che può dargli vita, in questa borsa e la inserirete nell’apertura dentro il petto della statua, essa rimarrà viva per tutto il tempo in cui porterà in sé la borsa stessa» recita l’incantesimo che si può leggere nell’omonimo capolavoro muto di Wegener e Boeuse (1920) per risvegliare il Golem: un vuoto involucro di argilla che l’uomo ha il potere di ri-animare. Arte antica e per eccellenza materica, la scultura ha bisogno di un intermediario che sia in grado di forgiare la materia e abbia il potere di soffiare vita in essa. Andrea Brizi, umbro-toscano classe ’88, con un percorso artistico partito dall’illustrazione sembra aver trovato una strada favorita nel plasmare l’argilla, a cui si dedica anima e corpo producendo piccole e ben distinguibili serie di personaggi lisci e colorati che ricordano l’arte popolare messicana dei teschietti mortuari, forme di vita aliene ma al contempo estremamente familiari, antiche statuette votive del mediterraneo.

Sorrisino III, 2019
Sorrisino III, 2019

Lo scultore ci tiene subito a puntualizzare una cosa: «l’uso del termine Artista. Secondo me l’Artista è colui che crea qualcosa che susciti delle emozioni negli altri. Modellare dell’argilla o suonare una chitarra non rende artisti, ma solo persone che “modellano l’argilla” o “suonano la chitarra”. Sarebbe veramente un grandissimo onore essere considerato un Artista. Ci autodefiniamo Artisti con troppa superficialità e io do un significato troppo grande a questa parola per sentirmici accostato senza dire preventivamente come la penso. Ovviamente sarebbe bello se la scultura fosse il mio unico lavoro, ma al momento non è così: ancora non riesco ad autodefinirmi un Artista».

Lisa, 2015
Lisa, 2015

Eppure Brizi ha percorso un cammino di studi piuttosto ampio e particolare, segnato dalla sperimentazione: partito dall’illustrazione è passato per la pittura ed è approdato (principalmente) alla scultura. «Mi sono diplomato alla TheSign Academy di Firenze in Illustrazione e per vari motivi, tra cui lavorativi, non ho mai pienamente proseguito questa strada. La verità è che sono un curioso estremo e un instancabile sperimentatore. Il mio primo approccio all’arte è stato con la pittura su tela fino ad arrivare a dipingere con gesso e spatola su supporti lignei, modellando i volumi che si creavano. Probabilmente avrei dovuto intuire che qualcosa mi stava portando da un’altra parte. In modo completamente istintivo un giorno sono salito in auto e sono andato a comprare dell’argilla. Così ho modellato la mia prima scultura. Di lì a poco sarebbe arrivato il punto di svolta: partecipai ad una mostra dove portai tre quadri e quasi per gioco – spronato dagli organizzatori – portai anche la scultura che avevo realizzato. Il risultato fu che i quadri non se li filò nessuno, mentre la scultura fece un bel successo. La cosa mi fece riflettere e, divertito dal lavoro plastico, continuai fino a perdere interesse per tele e pennelli. Questa è la storia che mi ha portato alla scultura. La cosa da sottolineare è che non è stata una scelta ragionata o qualcosa di premeditato, semplicemente è stato un incontro, un po’ voluto e un po’ casuale. Di tanto in tanto la vita ci pone davanti a delle strade, dei bivi, che molte volte non prendiamo perché rimaniamo nei nostri sentieri già battuti e sicuri. Secondo me vale la pena rischiare, perché lasciandosi andare potremmo arrivare dove non abbiamo mai neanche immaginato. Ovviamente l’illustrazione non l’ho mai abbandonata. Nel tempo ho avuto il piacere di avere qualche bella commissione, però il fascino della terza dimensione della scultura è qualcosa di troppo grande. Principalmente faccio lavori in terracotta, ma nel corso del tempo ho aggiunto delle parti in ferro, vetro e legno, perché mi piace mescolare tra loro questi materiali dall’animo umile, mutando materia grezza in un medium tra me e il mondo. Sono tutti materiali dalle caratteristiche interessanti; l’argilla, però, mi permette di modellarla con le mani, questo è quello mi dà più soddisfazione. Mentre sono lì con le mani in pasta, che faccio diventare un blocco di argilla qualcosa di diverso, mi sento bene, a mio agio, addirittura mi sento potente».

Natura I, 2020
Natura I, 2020

L’intervista ad Andrea Brizi proseguirà nella prossima puntata, in cui entreremo a più stretto contatto con le sue opere osservandole più da vicino, parlando con lo scultore del suo iter: pre, durante e post Covid, con i suoi ultimi progetti.

Leggi la seconda parte dell’intervista ad Andrea Brizi.

Tags: Andrea BriziarteculturaGolemscultura
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  • La pioggia battente di oggi, un grande classico della manifestazione, non ha frenato l’entusiasmo per il ritorno delle Fiere di Mezzaquaresima a Sansepolcro. L’evento ha preso ufficialmente il via questa mattina ed accompagnerà l’intero weekend biturgense con i tradizionali banchi degli ambulanti, le esposizioni e gli stand gastronomici. L’amministrazione comunale, che anche nei periodi di maggiore impatto dell’epidemia ha espresso fiducia nella possibilità di riproporre la rassegna dopo due anni di stop, ha voluto celebrare questo appuntamento con una simbolica cerimonia in piazza Torre di Berta alla presenza degli organizzatori e delle autorità locali.

Al taglio del nastro, accanto al sindaco Fabrizio Innocenti, era presente anche il cavaliere Valentino Mercati, patron di Aboca. Grazie alla collaborazione tra il Comune e la locale azienda del settore healthcare è stato possibile inaugurare al meglio la Fiera 2022 con l’installazione al centro della piazza cittadina del grande Dodecaedro di Leonardo. La struttura, caratterizzata al suo interno da una pianta di gelso e già protagonista nel centro di Firenze in occasione delle celebrazioni dedicate al genio rinascimentale, è stata messa a disposizione dalla famiglia Mercati per tutta la bella stagione.
L’articolo completo al link in bio
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  • 𝗙𝗼𝘁𝗼𝗻𝗼𝘁𝗶𝘇𝗶𝗮 - In attesa del ritorno delle Fiere di Mezzaquaresima, a Sansepolcro è stato installato il grande dodecaedro di proprietà dell’azienda Aboca, già protagonista a Firenze in occasione delle celebrazioni Leonardiane. La struttura, alta circa sei metri e messa a disposizione dalla famiglia Mercati, resterà collocata al centro della Piazza Torre di Berta per tutta la bella stagione. Pochi minuti fa il sindaco biturgense Fabrizio Innocenti ha condiviso una suggestiva immagine che mostra il risultato delle operazioni di installazione, in attesa che cittadini e visitatori possano ammirare di persona l’opera.

Foto: @fabrizio_innocenti_
  • È stato inaugurato questa mattina, al termine dei lavori di restauro, il prezioso affresco di #GerinoDaPistoia che si trova in piazza della Repubblica a Sansepolcro, la “Madonna di Fontesecca”.

L
  • La commemorazione dell
  • L
  • 𝗥𝗲𝗻𝗶𝗰𝗰𝗶, 𝗶 𝗰𝗼𝗺𝘂𝗻𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗩𝗮𝗹𝘁𝗶𝗯𝗲𝗿𝗶𝗻𝗮 𝗶𝗻𝘀𝗶𝗲𝗺𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗶𝗹 𝗚𝗶𝗼𝗿𝗻𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗠𝗲𝗺𝗼𝗿𝗶𝗮
𝘓𝘢 𝘤𝘦𝘳𝘪𝘮𝘰𝘯𝘪𝘢 𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘱𝘳𝘦𝘴𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘥𝘪 𝘵𝘶𝘵𝘵𝘦 𝘭𝘦 𝘴𝘦𝘵𝘵𝘦 𝘮𝘶𝘯𝘪𝘤𝘪𝘱𝘢𝘭𝘪𝘵à 𝘥𝘦𝘭 𝘵𝘦𝘳𝘳𝘪𝘵𝘰𝘳𝘪𝘰. 𝘗𝘰𝘭𝘤𝘳𝘪: “𝘐𝘯 𝘱𝘳𝘰𝘨𝘦𝘵𝘵𝘰 𝘶𝘯𝘰 𝘴𝘱𝘢𝘻𝘪𝘰 𝘮𝘶𝘴𝘦𝘢𝘭𝘦 𝘮𝘶𝘭𝘵𝘪𝘮𝘦𝘥𝘪𝘢𝘭𝘦 𝘥𝘦𝘥𝘪𝘤𝘢𝘵𝘰 𝘢𝘭𝘭
  • 𝗦𝗰𝗼𝗺𝗽𝗮𝗿𝘀𝗮 𝗱𝗶 𝗦𝗮𝘀𝘀𝗼𝗹𝗶, 𝗶𝗹 𝗰𝗼𝗿𝗱𝗼𝗴𝗹𝗶𝗼 𝗱𝗶 𝗦𝗮𝗻𝘀𝗲𝗽𝗼𝗹𝗰𝗿𝗼 - La scomparsa del presidente del Parlamento europeo David Sassoli ha generato commozione anche a Sansepolcro, città a cui l’ex giornalista Rai era molto legato. In particolare, Sassoli era attivo da molti anni nell’Associazione Cultura della Pace, con cui era entrato in contatto grazie allo stretto rapporto con monsignor Luigi Di Liegro, che aveva seguito il percorso del fratello nell’obiezione di coscienza. Dell’associazione Sassoli era socio onorario ed era membro del comitato scientifico dell’omonimo Premio nazionale.
👉 L’articolo completo al link in bio
.
@ep_president @culturadellapace @comunedisansepolcro @partitodemocratico @europeanparliament #davidsassoli #sassoli #europa #europe #europeanparliament #president #presidente #culturadellapace #euro #sansepolcro
  • ⏳ 𝗟𝗮 𝗱𝗶𝗴𝗮 𝗱𝗶 𝗠𝗼𝗻𝘁𝗲𝗱𝗼𝗴𝗹𝗶𝗼 𝗮 𝟭𝟭 𝗮𝗻𝗻𝗶 𝗱𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗿𝗼𝘁𝘁𝘂𝗿𝗮

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