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Cornioli: “Ricandidatura? Ne parliamo dopo le regionali. Ma solo ed esclusivamente in un progetto civico”

Dai rapporti con maggioranza e opposizione agli obiettivi di fine mandato: l’intervista di TeverePost al sindaco di Sansepolcro

di Emanuele Calchetti
18/06/2020
in Politica
Lettura: 6 min.

Nel giorno di domani di quattro anni fa Mauro Cornioli superava il primo cittadino uscente Daniela Frullani al ballottaggio per l’elezione a sindaco di Sansepolcro. Alla vigilia dell’inizio ufficiale dell’ultimo anno di legislatura TeverePost lo ha incontrato per fare il punto della situazione sul mandato in corso, sullo stato di salute della coalizione di governo e sulle prospettive in vista delle amministrative della prossima primavera.

Emergenza Covid a parte, nei primi quattro anni di legislatura le cose sono andate come si aspettava?

Credo che qualunque nuovo sindaco pensi di fare di più e meglio, poi ti scontri con la burocrazia. Però molte cose siamo riusciti a farle, come il ritorno della Compagnia dei Carabinieri e l’arrivo del nuovo primario di chirurgia, che nascono da rapporti relazionali. Altri risultati che si dimenticano facilmente sono quelli del palazzetto e dello stadio, che quando siamo arrivati erano inagibili. O le certificazioni antincendio delle scuole. Ma sono tante le questioni a cui abbiamo trovato soluzione, mi viene in mente la Casa di Piero. Queste sono tra le cose più significative che sono andate in porto. Certo, con i dovuti tempi: abituato in azienda tutto è diverso a causa della lentezza della burocrazia.

Durante la legislatura ci sono stati cambiamenti nella macchina comunale. Secondo lei funziona meglio di quattro anni fa?

Sì, c’è stata la possibilità di fare concorsi dopo tanti anni, sono state inserite delle forze nuove, e sono arrivati funzionari apicali d’esperienza, selezionati direttamente dal sindaco. Ci sono state anche delle scelte sbagliate, che sono state subito ripensate.

Ci sono altri errori che ritiene di avere fatto? Tornando indietro cambierebbe qualcosa?

Alla luce dell’esperienza di questi giorni forse cambierei l’impostazione del dialogo con le minoranze. Adesso c’è stata una reciproca apertura che porta dei vantaggi e che prima non c’era, ma forse non dipendeva solo da noi.

Lei è anche assessore alle attività produttive, come giudica il suo lavoro in questo ambito?

Qui ci sono vari filoni, uno è stato quello della gestione delle crisi che, nella negatività, è stata una gestione positiva. Abbiamo avuto insediamenti di nuove aziende che creano occupazione, come Grande Impero, abbiamo trovato soluzioni urbanistiche favorevoli, vedi terreni ex PIP, e soluzioni a livello produttivo e di sviluppo come la fungaia di Gricignano, che da un problema è diventata un’opportunità. Abbiamo portato l’acquedotto a Santa Fiora, ci sono voluti tre anni ma ci siamo riusciti. Abbiamo una problematica che è quella dei terreni disponibili nelle zone industriali che, per una situazione che viene da lontano, non riescono ad essere edificati, ma abbiamo anche fatto una variante con la quale abbiamo risposto alle esigenze delle aziende. Per il commercio siamo stati molto vicini alle associazioni di categoria, in un momento sicuramente difficilissimo come è stato quello degli ultimi quattro anni, in particolare per i negozi di vicinato.

In tema di attività produttive, la relativa commissione consiliare ha operato meno che in passato.

Su alcune cose i tempi richiedono una velocità tale per cui è necessario prendere le decisioni in Giunta.

E all’interno della Giunta quali sono i rapporti? Ci sono state frizioni?

Frizioni mai, e in generale in tutte le riunioni di maggioranza sono state davvero pochissime le discussioni accese. Nonostante i gufi, fino a prova contraria siamo la maggioranza più solida della storia: si è votato in difformità solamente sulla cittadinanza a Liliana Segre, che è stato forse il momento di più alta politica della nostra coalizione, dove con la massima libertà e nel massimo rispetto ognuno ha votato secondo coscienza.

Ha visto una crescita nei consiglieri della sua maggioranza, in particolare in quelli che erano alla prima esperienza?

Sì, chi era consigliere esperto ha dato una mano agli altri e c’è stato un percorso di crescita. Sono convinto che questa sia considerata da tutti un’esperienza bella, felice, che dà gratificazione. Avrei voluto ancora più rapporti con i consiglieri, però come dicevo è la velocità delle cose che ti costringe a volte a prendere decisioni rapidamente. Quindi ci sono questioni che ho deciso da solo, altre che abbiamo deciso con la Giunta, altre che abbiamo condiviso con la maggioranza. Ci vorrebbe più tempo per poterlo dedicare ai rapporti con tutti, però nello stato delle cose non c’è, non ce la fai.

In questo momento sente di avere la fiducia della sua maggioranza?

Sì, la fiducia della maggioranza è totale e piena.

E dei cittadini?

Allo stesso modo, sì. La città la sento vicina, anche se sono passate inosservate una serie di belle cose. Per esempio in altri tempi avremmo avuto modo di fare la festa per il primario o di celebrare di più la mostra su Banksy.

Ritiene di avere più o meno consenso di quattro anni fa?

Non me lo so dire, anche perché il consenso di quattro anni fa è stato pesante, non tanto quello del secondo turno, quanto il consenso del primo turno.

Quali sono gli obiettivi per l’ultimo anno di legislatura?

In questo momento non si può scindere il Covid dal lavoro ordinario, dobbiamo capire bene cosa comporterà questa situazione. Comunque sicuramente c’è il ponte: in settimana firmiamo il contratto e si apre il cantiere, prima dell’inverno ci sarà la posa della prima pietra; così come sicuramente c’è la partenza dei lavori alla Buonarroti e c’è il completamento della Collodi. Questo è un percorso che viene da molto lontano e all’inaugurazione inviterò gli amministratori delle precedenti legislature che ci hanno lavorato. Poi c’è un impegno da parte del sindaco che è quello dell’illuminazione: come avevo detto alla conferenza stampa di fine anno, dovremo partire con l’operazione efficientamento; nel frattempo si sono create opportunità e prospettive che ci consentiranno di recuperare il tempo perduto e fare scelte economico-finanziarie coerenti e coraggiose per la città. Su questo possiamo fare una bella cosa, certo ci dobbiamo lavorare molto, mentre si gestiscono l’emergenza, le crisi aziendali, gli imprevisti: adesso c’è anche la questione del Sansepolcro Calcio, rispetto a cui garantisco il massimo impegno.

Un progetto da cui sembrano poter derivare opportunità è il Piano strategico per lo sviluppo culturale di Sansepolcro redatto dall’Anci. Intendete dargli seguito?

Sì, è un progetto molto interessante che ci ha permesso di fare un utile punto della situazione. Ci sono delle proposte valide e contiamo sul fatto che aver partecipato a questo percorso ci favorisca nei bandi regionali per finanziarle.

Nel 2021 ritroveremo Mauro Cornioli candidato a sindaco?

Ne parleremo dopo le elezioni regionali, nel rispetto della città e della maggioranza.

Perché le regionali sono uno spartiacque importante se la vostra coalizione è puramente civica?

Infatti sono un riferimento temporale, non c’è un legame diretto con le elezioni, perché noi siamo un patto civico. Come a tutte le elezioni ho ricordato che i consiglieri e gli assessori possono partecipare alle manifestazioni politiche di tutti i partiti, ma in seconda o terza fila senza prendere la parola. Quello che posso dire con certezza è che, se mi ricandiderò, sarà solo ed esclusivamente con un progetto civico, che è la nostra forza.

Tags: elezioni amministrativeMauro CorniolipoliticaSansepolcro
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  • La pioggia battente di oggi, un grande classico della manifestazione, non ha frenato l’entusiasmo per il ritorno delle Fiere di Mezzaquaresima a Sansepolcro. L’evento ha preso ufficialmente il via questa mattina ed accompagnerà l’intero weekend biturgense con i tradizionali banchi degli ambulanti, le esposizioni e gli stand gastronomici. L’amministrazione comunale, che anche nei periodi di maggiore impatto dell’epidemia ha espresso fiducia nella possibilità di riproporre la rassegna dopo due anni di stop, ha voluto celebrare questo appuntamento con una simbolica cerimonia in piazza Torre di Berta alla presenza degli organizzatori e delle autorità locali.

Al taglio del nastro, accanto al sindaco Fabrizio Innocenti, era presente anche il cavaliere Valentino Mercati, patron di Aboca. Grazie alla collaborazione tra il Comune e la locale azienda del settore healthcare è stato possibile inaugurare al meglio la Fiera 2022 con l’installazione al centro della piazza cittadina del grande Dodecaedro di Leonardo. La struttura, caratterizzata al suo interno da una pianta di gelso e già protagonista nel centro di Firenze in occasione delle celebrazioni dedicate al genio rinascimentale, è stata messa a disposizione dalla famiglia Mercati per tutta la bella stagione.
L’articolo completo al link in bio
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  • 𝗙𝗼𝘁𝗼𝗻𝗼𝘁𝗶𝘇𝗶𝗮 - In attesa del ritorno delle Fiere di Mezzaquaresima, a Sansepolcro è stato installato il grande dodecaedro di proprietà dell’azienda Aboca, già protagonista a Firenze in occasione delle celebrazioni Leonardiane. La struttura, alta circa sei metri e messa a disposizione dalla famiglia Mercati, resterà collocata al centro della Piazza Torre di Berta per tutta la bella stagione. Pochi minuti fa il sindaco biturgense Fabrizio Innocenti ha condiviso una suggestiva immagine che mostra il risultato delle operazioni di installazione, in attesa che cittadini e visitatori possano ammirare di persona l’opera.

Foto: @fabrizio_innocenti_
  • È stato inaugurato questa mattina, al termine dei lavori di restauro, il prezioso affresco di #GerinoDaPistoia che si trova in piazza della Repubblica a Sansepolcro, la “Madonna di Fontesecca”.

L
  • La commemorazione dell
  • L
  • 𝗥𝗲𝗻𝗶𝗰𝗰𝗶, 𝗶 𝗰𝗼𝗺𝘂𝗻𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗩𝗮𝗹𝘁𝗶𝗯𝗲𝗿𝗶𝗻𝗮 𝗶𝗻𝘀𝗶𝗲𝗺𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗶𝗹 𝗚𝗶𝗼𝗿𝗻𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗠𝗲𝗺𝗼𝗿𝗶𝗮
𝘓𝘢 𝘤𝘦𝘳𝘪𝘮𝘰𝘯𝘪𝘢 𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘱𝘳𝘦𝘴𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘥𝘪 𝘵𝘶𝘵𝘵𝘦 𝘭𝘦 𝘴𝘦𝘵𝘵𝘦 𝘮𝘶𝘯𝘪𝘤𝘪𝘱𝘢𝘭𝘪𝘵à 𝘥𝘦𝘭 𝘵𝘦𝘳𝘳𝘪𝘵𝘰𝘳𝘪𝘰. 𝘗𝘰𝘭𝘤𝘳𝘪: “𝘐𝘯 𝘱𝘳𝘰𝘨𝘦𝘵𝘵𝘰 𝘶𝘯𝘰 𝘴𝘱𝘢𝘻𝘪𝘰 𝘮𝘶𝘴𝘦𝘢𝘭𝘦 𝘮𝘶𝘭𝘵𝘪𝘮𝘦𝘥𝘪𝘢𝘭𝘦 𝘥𝘦𝘥𝘪𝘤𝘢𝘵𝘰 𝘢𝘭𝘭
  • 𝗦𝗰𝗼𝗺𝗽𝗮𝗿𝘀𝗮 𝗱𝗶 𝗦𝗮𝘀𝘀𝗼𝗹𝗶, 𝗶𝗹 𝗰𝗼𝗿𝗱𝗼𝗴𝗹𝗶𝗼 𝗱𝗶 𝗦𝗮𝗻𝘀𝗲𝗽𝗼𝗹𝗰𝗿𝗼 - La scomparsa del presidente del Parlamento europeo David Sassoli ha generato commozione anche a Sansepolcro, città a cui l’ex giornalista Rai era molto legato. In particolare, Sassoli era attivo da molti anni nell’Associazione Cultura della Pace, con cui era entrato in contatto grazie allo stretto rapporto con monsignor Luigi Di Liegro, che aveva seguito il percorso del fratello nell’obiezione di coscienza. Dell’associazione Sassoli era socio onorario ed era membro del comitato scientifico dell’omonimo Premio nazionale.
👉 L’articolo completo al link in bio
.
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  • ⏳ 𝗟𝗮 𝗱𝗶𝗴𝗮 𝗱𝗶 𝗠𝗼𝗻𝘁𝗲𝗱𝗼𝗴𝗹𝗶𝗼 𝗮 𝟭𝟭 𝗮𝗻𝗻𝗶 𝗱𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗿𝗼𝘁𝘁𝘂𝗿𝗮

Erano le 21:30 circa del 29 dicembre 2010 quando il cedimento di due conci dello scarico di superficie della diga di Montedoglio causò un
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