• Chi siamo
  • Redazione
  • Contatti
  • Privacy
redazione@teverepost.it
Nessun risultato
Tutti i risultati
lunedì 16/06/2025
TeverePost
  • Home
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Cronaca
  • Sport
  • Cultura
  • Eventi
  • Rubriche
    • Profili d’Autore
    • Valtiberini nel mondo
    • Gastronomia consapevole
    • Oltre il Tevere
    • Visioni in sala e salotto
  • Home
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Cronaca
  • Sport
  • Cultura
  • Eventi
  • Rubriche
    • Profili d’Autore
    • Valtiberini nel mondo
    • Gastronomia consapevole
    • Oltre il Tevere
    • Visioni in sala e salotto
Nessun risultato
Tutti i risultati
TeverePost
Nessun risultato
Tutti i risultati

Sansepolcro ha ricordato i cittadini jugoslavi morti in prigionia e nella Resistenza italiana

La cerimonia presso il Sacrario degli Slavi è stata la prima uscita pubblica del nuovo sindaco Innocenti. Presente l'ambasciatore sloveno in Italia

di Emanuele Calchetti
29/10/2021
in Attualità
Lettura: 2 min.
Sansepolcro ha ricordato i cittadini jugoslavi morti in prigionia e nella Resistenza italiana

Da sinistra Mirco Draghi con la bandiera della Federazione dei Resistenti, il sindaco Innocenti, il partigiano Gherardo Dindelli, le presidenti dell'Anpi di Perugia Franceschini e di Sansepolcro Fabbroni e l'ambasciatore sloveno Kunstelj

Primo impegno ufficiale per il nuovo sindaco biturgense Fabrizio Innocenti che questa mattina, insieme all’ambasciatore sloveno Tomaž Kunstelj e ai rappresentanti dell’Anpi, ha presenziato alla cerimonia di commemorazione dei 446 cittadini jugoslavi i cui resti sono conservati nel Sacrario degli Slavi. Si tratta di civili morti durante la detenzione nei campi di prigionia italiani oppure caduti nella lotta di Liberazione dopo essersi uniti ai gruppi partigiani. Tra coloro che riposano nel Sacrario collocato nel cimitero di Sansepolcro anche la gran parte delle 160 persone morte di stenti nel campo di internamento fascista di Renicci, nel comune di Anghiari.

La presenza di civili jugoslavi nel nostro Paese, e nello specifico in Valtiberina, durante la Seconda guerra mondiale è frutto delle deportazioni che riguardarono decine di migliaia di persone sospettate di attività sovversive nei territori della Jugoslavia occupati dal Regio esercito. Qui era stato avviato un processo di italianizzazione forzata che ricalcava il modello di quello attuato nelle province slave già annesse dal Regno d’Italia dopo la Prima guerra mondiale.

Tra gli jugoslavi internati in Italia, furono intorno a diecimila quelli che trascorsero mesi in condizioni proibitive nel campo di Renicci, e circa 160 di questi morirono nell’autunno inverno 1942-1943. Nell’estate successiva furono trasferiti nel campo anghiarese anche antifascisti italiani che si trovavano al confino, mentre dopo l’8 settembre Renicci fu abbandonata dalle guardie e i prigionieri poterono fuggire, per la maggior parte unendosi alle formazioni partigiane. Tra loro lo studente capodistriano Dušan Bordon, morto in combattimento nella zona di Caprese Michelangelo, di cui nello scorso dicembre è stato ricordato il centenario della nascita con cerimonie svolte sia a Capodistria che a Sansepolcro.

Il Sacrario, progettato dallo scultore jugoslavo Jovan Krahtovil, occupa la parte centrale del cimitero di Sansepolcro e comprende un monumento in bronzo e una cripta dove sono collocate 446 urne zincate, ciascuna recante una stella rossa insieme a nome e a luogo e data di morte della persona che vi riposa. Fu realizzato nel 1973 da parte della Repubblica di Jugoslavia, a cui l’area è appartenuta fino allo scioglimento della Federazione, dopodiché a proposito della titolarità del Sacrario sono sorti contenziosi tra i Paesi post-jugoslavi. Nelle scorse settimane il comune ha sottoscritto una convezione per la gestione dell’area con la Repubblica di Slovenia. Quello di Sansepolcro è uno dei quattro Sacrari presenti in territorio italiano, gli altri sono a Gonars, Barletta e Roma.

Tags: Fabrizio InnocentiJugoslaviaRenicciSacrario degli Slaviseconda guerra mondialestoria
CondividiTweetInviaCondividiInvia

Altri articoli

Sansepolcro festeggia la Liberazione, Fabbroni: “25 aprile data del riscatto”

Sansepolcro festeggia la Liberazione, Fabbroni: “25 aprile data del riscatto”

di Emanuele Calchetti
25/04/2022
0

La presidente dell'Anpi: “Pace valore imprescindibile e difficile”. Innocenti: “Celebriamo la vittoria di democrazia e libertà”. Ricordato il partigiano Athos Fiordelli.

Festa della Liberazione, a Sansepolcro torna il tradizionale corteo

Festa della Liberazione, a Sansepolcro torna il tradizionale corteo

di Redazione
19/04/2022
0

Dopo le edizioni ridotte per la pandemia, quest'anno i partecipanti sfileranno di nuovo da Via Matteotti al Parco di Via XXV Aprile con l'accompagnamento della banda.

La strage del Venerdì Santo del 1944

La strage del Venerdì Santo del 1944

di Giancarlo Renzi
15/04/2022
0

Nel libro "Vittime e carnefici" i tragici episodi in Valmarecchia fulcro della violenza nazifascista tra Toscana, Marche ed Emilia Romagna.

Primavera 1999: quando la Nato attaccò la Jugoslavia

Primavera 1999: quando la Nato attaccò la Jugoslavia

di Guido Guerrini
10/04/2022
0

Il conflitto che portò all’indipendenza del Kosovo viene spesso ricordato da chi analizza quello tra Russia e Ucraina. Proviamo ad individuare le analogie tra i due scenari nella rubrica Oltre...

Il “dolce cigno” Pompeo Signorucci e il difficile rapporto con Sansepolcro

Il “dolce cigno” Pompeo Signorucci e il difficile rapporto con Sansepolcro

di Emanuele Calchetti
24/03/2022
0

Ricostruiamo la storia del compositore biturgense che visse e lavorò soprattutto al Borgo, ma fu maggiormente apprezzato altrove.

Prossimo Post
Elezioni a Sansepolcro, incerti i confini delle coalizioni

Sansepolcro, venerdì 5 novembre il primo consiglio comunale

Covid: 3 nuovi casi a Sansepolcro. Il report dell’Asl

Report Asl: 39 casi in provincia di Arezzo, di cui tre in Valtiberina

IN EVIDENZA

Sansepolcro ha ricordato i cittadini jugoslavi morti in prigionia e nella Resistenza italiana

Sansepolcro ha ricordato i cittadini jugoslavi morti in prigionia e nella Resistenza italiana

29/10/2021
Stefano Rosso: libero pensatore della chitarra (e dello spinello)

Stefano Rosso: libero pensatore della chitarra (e dello spinello)

28/01/2021
Macedonia d’inverno sotto spirito

Macedonia d’inverno sotto spirito

18/12/2021
Ca' Raffaello

Confini curiosi: Ca’ Raffaello, l’isola amministrativa più grande d’Italia

25/05/2020
ADVERTISEMENT
TeverePost

Quotidiano online edito da:
Ass. Cult. PostComunicazione
Via Senese Aretina, 155
52037 Sansepolcro (AR)
P.I. 02362150514
Email: redazione@teverepost.it

Privacy Policy Cookie Policy Termini e Condizioni

ARCHIVIO

CATEGORIE

  • Attualità
  • Cronaca
  • Cultura
  • Economia
  • Eventi
  • Gastronomia consapevole
  • Notizie
  • Oltre il Tevere
  • Politica
  • Profili d'Autore
  • Pubbliredazionale
  • Sport
  • Valtiberini nel mondo
  • Visioni in sala e salotto

FACEBOOK

INSTAGRAM

Seguici

    The Instagram Access Token is expired, Go to the Customizer > JNews : Social, Like & View > Instagram Feed Setting, to refresh it.
  • Contatti
  • Disclaimer
  • Privacy
  • Cookie

© 2020 TeverePost - Testata giornalistica registrata c/o Tribunale di Arezzo n.1 06/03/2020. Direttore responsabile: Alessio Metozzi.

Nessun risultato
Tutti i risultati
  • Home
  • Attualità
  • Politica
  • Cronaca
  • Economia
  • Sport
  • Cultura
  • Eventi
  • Rubriche
    • Profili d’Autore
    • Valtiberini nel mondo
    • Gastronomia consapevole
    • Visioni in sala e salotto
    • Oltre il Tevere

© 2020 TeverePost - Testata giornalistica registrata c/o Tribunale di Arezzo n.1 06/03/2020. Direttore responsabile: Alessio Metozzi.