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Pasta con verdure all’ortolana, un primo piatto fresco e salutare

Questo sabato “Gastronomia consapevole” ci permette di sfruttare i prodotti dell'orto della bella stagione. La ricetta di Anna Maria Santinelli e i consigli di Augusto Tocci

di Le Centopelli
08/08/2020
in Gastronomia consapevole
Lettura: 4 min.
Pasta con verdure all’ortolana, un primo piatto fresco e salutare

Questa settimana ospitiamo di nuovo l’amica Anna Maria Santinelli e il suo blog di cucina, per vedere insieme all’associazione Le Centopelli un esempio classico della dieta mediterranea: la pasta con verdure all’ortolana. Un piatto fresco, salutare e appetitoso che permette di sfruttare al meglio i prodotti estivi dell’orto, da preferire senz’altro a quelli del supermercato, e che è perfetto anche per un menù vegetariano o vegano, se togliamo il parmigiano.

Ingredienti

Per due persone:

  • 200 gr. di pasta trafilata al bronzo
  • un porro
  • una zucchina
  • 4 fiori di zucca
  • pomodori datterini qb
  • 4 foglie di insalata canasta
  • olio evo
  • sale qb
  • pepe qb
  • vino bianco
  • un filo di latte
  • parmigiano grattato

Preparazione

Mondare e lavare bene le verdure.

In una padella cuocere il porro tagliato a rondelle e le zucchine tagliate a cubetti con olio e peperoncino.

Quando le zucchine si sono ammorbidite, aggiungere l‘insalata tagliata a strisce finissime, amalgamare bene e sfumare con il vino bianco.

Poi aggiungere i pomodori datterini togliendo la buccia (basta tenerli in acqua calda) e una spolverata di sale e di pepe; durante la cottura schiacciare i pomodori con una forchetta.

Alla fine unire i fiori di zucca ben lavati e un filo di latte, facendoli sobbollire fino a quando il tutto non si è ben amalgamato. Deve rimanere un sughetto cremoso.

Quando la pasta è cotta saltare in padella con acqua di cottura e una copiosa manciata di parmigiano.

I consigli di Augusto Tocci

PORRO (Allium porrum)

Fra le piante bulbose della famiglia delle liliacee (come la cipolla, l’aglio, lo scalogno), il porro spicca per le sue caratteristiche organolettiche e per la delicatezza.

Il bulbo dei porri differisce, in parte, da quelli della cipolla e dell’aglio, ma solamente a maturazione, perché nelle prime fasi di vita sono tutti allungati e costituiti da foglie appiattite e inguainate che partono direttamente da una radice fascicolata.

Il bulbo rimane tale anche a maturità di colori che, partendo dal bianco (la parte buona da mangiare), vanno verso un verde tenue quasi giallastro e poi al verde deciso.

È una pianta conosciuta fin dall’antichità, usata per aromatizzare alimenti cotti e crudi e rientra in quell’elenco di cibi che gli Ebrei, in fuga dall’Egitto, chiedevano a Mosè. Gli scrittori dell’antichità consideravano il porro miracoloso, tanto che arrivavano ad attribuirgli anche la facoltà di prevenire le sbornie. Alcuni attribuiscono a queste piante un’azione benefica contro l’allucinazione, altri ancora, proponendole per le azioni esterne, le indicano eccezionali per le scottature, le emorroidi e, addirittura, per curare il ronzio delle orecchie.

Questa pianta è molto ricca di sostanze solforate, dunque è facile intuire che ha proprietà antisettiche, diuretiche e depurative. Se non volgiamo fare a meno di tutte queste virtù è dunque consigliabile coltivarne una quantità nei nostri orti.

FIORI DI ZUCCA

Sono sulla sommità delle zucchine. Hanno forma allungata, sono verdi alla base e giallo arancione lungo i petali.

Scegliamo bene – Di solito sono venduti a piccoli mazzi. La prima caratteristica per accorgerci di quanto sia fresco il fiore è il colore, che deve risultare brillante e intenso. Poi diamo un occhio al calice, o base, che si presenti gonfio, e ai petali, che siano integri e distesi, e non ripiegati su sé stessi e flosci.

Pulizia e conservazione – C’è chi preferisce tirar via il pistillo (il filamento giallo posto nel calice), che potrebbe risultare amaro, ed eliminare le parti spinose. Poi diamo una sciacquata veloce sotto acqua fresca corrente, quindi asciughiamo subito, tamponando con un canovaccio di lino o semplice carta assorbente. Se vogliamo conservarli, mettiamoli in frigo, ma non teniamoli oltre uno o due giorni, al massimo, dal momento dell’acquisto.

Proprietà – Sono ricchi di vitamina A, favoriscono la diuresi e hanno una buona digeribilità.

Tags: Augusto Toccigastronomia consapevoleLe Centopellipasta con verdure
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