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Gastronomia consapevole: la filosofia dell’associazione “Le Centopelli”

di Le Centopelli
09/04/2020
in Gastronomia consapevole
Lettura: 3 min.
Gastronomia consapevole: la filosofia dell’associazione “Le Centopelli”

Chi siamo

Nata nell’aprile del 2011, l’Associazione “Le Centopelli” è una realtà ormai ben radicata nella vita Culturale ed Enogastronomica della vallata. Pensata per riscoprire le vecchie ricette e tradizioni popolari ormai perse per strada, ha poi ampliato la sua attività attraverso convegni, seminari, gite e promozione della nostra storia gastronomica e non solo, diventando parte integrante della vita sociale cittadina. Il tutto con particolare attenzione alla convivialità che sta alla base del progetto, in collaborazione con le realtà della ristorazione locale. Esempio di risveglio culturale-associativo e del buon cibo, dieci anni fa ha dato il via ad emulazioni che hanno fatto riscoprire positivamente il piacere di stare assieme.

Il difficile momento che stiamo vivendo ha fermato le nostre attività, come è giusto che sia, ma vogliamo con questa rubrica proseguire il nostro lavoro, anche se solo virtualmente.

La Presidente – Meri Torelli 

Le centopelli: la relazione di Augusto Tocci

La mia nonna Teresa che sapeva cucinare in modo divino usava spesso ripetere: “buono con buono fa migliorino” a significare che se si uniscono cose buone i risultati che si ottengono sono eccezionali. Era la saggezza di gente vissuta in altri tempi quando le materie prime per potersi alimentare erano proprio scarse e forse qualche volta anche di qualità ridotta ma si usava sempre scegliere con grande oculatezza.

La filosofia che poteva portare alla riuscita di una pietanza cucinata era quella che tutt’oggi resta attuale: partire da cose buone. E la nonna Teresa a volte riusciva a trovarle perché poteva contare sui prodotti del suo orto e del suo pollaio ma anche sulle amicizie di contadini allevatori che conferivano al macello del paesino qualche agnello buono e, un po’ più di rado, qualche vitello che si era cibato nei pascoli della nostra montagna.

Chi dunque si vuol cimentare in cucina deve basare il tutto sulla perfetta conoscenza degli ingredienti che servono per la preparazione delle varie pietanze e puntare il più possibile sulla loro qualità e quindi bontà. Questa conoscenza si acquisisce nel tempo prestando attenzione alle cose che ci vengono descritte nelle etichette esplicative, alla osservazione minuziosa dei vari prodotti che si vanno ad acquistare. L’esperienza però a volte non è sufficiente perché possono sopravvenire inconvenienti circa il reperimento di alcuni prodotti per i motivi più svariati. Non è raro per esempio incappare in una annata sfavorevole per la produzione di buona frutta e verdura o poco propizia per la pesca o addirittura per la produzione della carne di qualità. È pur vero che la globalizzazione ci può aiutare a risolvere questi inconvenienti ma facciamo ancora maggior attenzione tenendo presente che il nostro Paese è stato e rimane uno dei più importanti produttori di materie prime di qualità destinate alla gastronomia.

I suggerimenti che cerchiamo di dare con questa raccolta di informazioni servono per poter orientare i lettori nel variegato mondo dell’agroalimentare con un occhio particolare rivolto alla salute ed alla qualità della nostra vita.

Con i prodotti più poveri si prepara appunto la famosa minestra delle “centopelli” tutt’ora molto apprezzata nel territorio di Sansepolcro il che avviene con certosina attenzione agli ingredienti necessari fra i quali appunto l’omaso del bovino che è cosa diversa dalla tanto celebrata trippa. Questa parte di trippa è la più magra e si presenta con una caratteristica struttura lamellare con innumerevoli pieghe di colore bianco che ricordano le pagine di un libro aperto (da qui il nome di centopelli).

PREPARAZIONE

Questo pezzo di carne viene ridotto in tante striscioline, simili alle tagliatelle, che si cuociono velocemente in abbondante acqua e gli odori del brodo. A parte si prende del prosciutto stagionato, provvisto della propria cotenna, che pure si riduce in pezzi che si fanno sbollentare in altro recipiente. Questo prosciutto poi, tritato sopra la battilarda, si passa insieme agli odori freschi nella pentola delle centopelli e si lascia cuocere il tutto per 4 ore. Durante la cottura si aggiunge un po’ di pomodoro passato per dare colore. È uso mangiare questa pietanza allo stato semiliquido, come una minestra, eventualmente arricchita con fette di pane.

Tags: Augusto Toccienogastronomiagastronomia consapevoleLe CentopelliValtiberina
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Un arrivederci, non un addio: tra i nostri obiettivi futuri c
  • La pioggia battente di oggi, un grande classico della manifestazione, non ha frenato l’entusiasmo per il ritorno delle Fiere di Mezzaquaresima a Sansepolcro. L’evento ha preso ufficialmente il via questa mattina ed accompagnerà l’intero weekend biturgense con i tradizionali banchi degli ambulanti, le esposizioni e gli stand gastronomici. L’amministrazione comunale, che anche nei periodi di maggiore impatto dell’epidemia ha espresso fiducia nella possibilità di riproporre la rassegna dopo due anni di stop, ha voluto celebrare questo appuntamento con una simbolica cerimonia in piazza Torre di Berta alla presenza degli organizzatori e delle autorità locali.

Al taglio del nastro, accanto al sindaco Fabrizio Innocenti, era presente anche il cavaliere Valentino Mercati, patron di Aboca. Grazie alla collaborazione tra il Comune e la locale azienda del settore healthcare è stato possibile inaugurare al meglio la Fiera 2022 con l’installazione al centro della piazza cittadina del grande Dodecaedro di Leonardo. La struttura, caratterizzata al suo interno da una pianta di gelso e già protagonista nel centro di Firenze in occasione delle celebrazioni dedicate al genio rinascimentale, è stata messa a disposizione dalla famiglia Mercati per tutta la bella stagione.
L’articolo completo al link in bio
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  • 𝗙𝗼𝘁𝗼𝗻𝗼𝘁𝗶𝘇𝗶𝗮 - In attesa del ritorno delle Fiere di Mezzaquaresima, a Sansepolcro è stato installato il grande dodecaedro di proprietà dell’azienda Aboca, già protagonista a Firenze in occasione delle celebrazioni Leonardiane. La struttura, alta circa sei metri e messa a disposizione dalla famiglia Mercati, resterà collocata al centro della Piazza Torre di Berta per tutta la bella stagione. Pochi minuti fa il sindaco biturgense Fabrizio Innocenti ha condiviso una suggestiva immagine che mostra il risultato delle operazioni di installazione, in attesa che cittadini e visitatori possano ammirare di persona l’opera.

Foto: @fabrizio_innocenti_
  • È stato inaugurato questa mattina, al termine dei lavori di restauro, il prezioso affresco di #GerinoDaPistoia che si trova in piazza della Repubblica a Sansepolcro, la “Madonna di Fontesecca”.

L
  • La commemorazione dell
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  • 𝗥𝗲𝗻𝗶𝗰𝗰𝗶, 𝗶 𝗰𝗼𝗺𝘂𝗻𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗩𝗮𝗹𝘁𝗶𝗯𝗲𝗿𝗶𝗻𝗮 𝗶𝗻𝘀𝗶𝗲𝗺𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗶𝗹 𝗚𝗶𝗼𝗿𝗻𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗠𝗲𝗺𝗼𝗿𝗶𝗮
𝘓𝘢 𝘤𝘦𝘳𝘪𝘮𝘰𝘯𝘪𝘢 𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘱𝘳𝘦𝘴𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘥𝘪 𝘵𝘶𝘵𝘵𝘦 𝘭𝘦 𝘴𝘦𝘵𝘵𝘦 𝘮𝘶𝘯𝘪𝘤𝘪𝘱𝘢𝘭𝘪𝘵à 𝘥𝘦𝘭 𝘵𝘦𝘳𝘳𝘪𝘵𝘰𝘳𝘪𝘰. 𝘗𝘰𝘭𝘤𝘳𝘪: “𝘐𝘯 𝘱𝘳𝘰𝘨𝘦𝘵𝘵𝘰 𝘶𝘯𝘰 𝘴𝘱𝘢𝘻𝘪𝘰 𝘮𝘶𝘴𝘦𝘢𝘭𝘦 𝘮𝘶𝘭𝘵𝘪𝘮𝘦𝘥𝘪𝘢𝘭𝘦 𝘥𝘦𝘥𝘪𝘤𝘢𝘵𝘰 𝘢𝘭𝘭
  • 𝗦𝗰𝗼𝗺𝗽𝗮𝗿𝘀𝗮 𝗱𝗶 𝗦𝗮𝘀𝘀𝗼𝗹𝗶, 𝗶𝗹 𝗰𝗼𝗿𝗱𝗼𝗴𝗹𝗶𝗼 𝗱𝗶 𝗦𝗮𝗻𝘀𝗲𝗽𝗼𝗹𝗰𝗿𝗼 - La scomparsa del presidente del Parlamento europeo David Sassoli ha generato commozione anche a Sansepolcro, città a cui l’ex giornalista Rai era molto legato. In particolare, Sassoli era attivo da molti anni nell’Associazione Cultura della Pace, con cui era entrato in contatto grazie allo stretto rapporto con monsignor Luigi Di Liegro, che aveva seguito il percorso del fratello nell’obiezione di coscienza. Dell’associazione Sassoli era socio onorario ed era membro del comitato scientifico dell’omonimo Premio nazionale.
👉 L’articolo completo al link in bio
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