• Chi siamo
  • Redazione
  • Contatti
  • Privacy
redazione@teverepost.it
Nessun risultato
Tutti i risultati
domenica 2/04/2023
TeverePost
  • Home
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Cronaca
  • Sport
  • Cultura
  • Eventi
  • Rubriche
    • Profili d’Autore
    • Valtiberini nel mondo
    • Gastronomia consapevole
    • Oltre il Tevere
    • Visioni in sala e salotto
  • Home
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Cronaca
  • Sport
  • Cultura
  • Eventi
  • Rubriche
    • Profili d’Autore
    • Valtiberini nel mondo
    • Gastronomia consapevole
    • Oltre il Tevere
    • Visioni in sala e salotto
Nessun risultato
Tutti i risultati
TeverePost
Nessun risultato
Tutti i risultati

Pangiallo, la ricetta valtiberina

Un'altra preparazione tipica del periodo pasquale nel nuovo appuntamento con l’associazione Le Centopelli. La ricetta, gli abbinamenti e tutti i segreti di questa pietanza tradizionale

di Le Centopelli
13/03/2021
in Gastronomia consapevole
Lettura: 5 min.
Pangiallo, la ricetta valtiberina

Continuano gli approfondimenti dell’associazione Le Centopelli con le ricette che ci accompagneranno al periodo pasquale. Questa settimana vi sveleremo tutti i segreti del pangiallo. Molto diffuso in Valtiberina, dall’inconfondibile gusto delicato e la dolcezza dello zafferano, in passato era considerata una pietanza che accompagnava le occasioni importanti, abbinato a salumi ed in particolare al tradizionale capocollo. Ancora oggi viene preparato nel periodo che precede le feste Pasquali ed servito specialmente in occasione della ricchissima colazione tradizionale.

Ci propone la sua versione la nostra socia ed amica Norma Bardossi.

Ingredienti

  • 1kg di farina 00
  • 1 bustina di lievito madre
  • 1 cubetto di lievito fresco 25g.sciolto in un po d’acqua
  • 60g olio di oliva
  • 2 cucchiaini di sale
  • 1 cucchiaino di pepe
  • 1 cucchiaino di zucchero
  • 150g di strutto
  • Acqua quanto basta
  • 500g di uvetta

Mi sono dimenticata la cosa più importante: lo zafferano!

  • 5 gr di zafferano stigmi, oppure 4 bustine in polvere.

Ognuno ne aggiunge o ne toglie secondo il proprio gusto.

Preparazione

Amalgamare il tutto e solo alla fine aggiungere l’uvetta.

Far lievitare la massa per circa 1 ora e 30.

Formare 4 pagnotte tonde da 500g l’una (circa).

Inciderle a croce con una lametta e lasciare lievitare di nuovo per 1 ora.

Spennellare le pagnotte con un uovo diluito con acqua e infornare a 180 gradi per circa 35 / 40 minuti su forno ventilato.

Ais Delegazione di Arezzo – Gruppo operativo Valtiberina Toscana consigliano:

a cura di Antonella Greco

La certezza di dove arrivi l’appellativo “Santo”, non l’ha nessuno. C’è chi dice che un frate senese usasse un vino dolce per curare con successo i malati, chi invece chiama in causa il Concilio di Firenze del 1439, dove il greco Bessarione, pronunciò il termine “Xantos” ( giallo), riferendosi ad un vino dolce fatto con uve appassite.

Qualcuno infine fa riferimento al vino utilizzato durante la celebrazione della Santa Messa, o alla settimana Santa come termine ultimo per l’appassimento delle uve. Qualunque sia l’origine, il Vin Santo merita proprio questo appellativo. E’prodotto con uve di Malvasia Lunga o Trebbiano, e vengono selezionati solo i grappoli più belli, che vengono essiccati su graticci o appesi ai ganci in luoghi con la giusta umidità e ventilazione in modo da nn creare “muffe cattive”. Le torrette delle antiche Leopoldine o le soffitte, erano proprio il luogo ideale. Un altro elemento indispensabile per la buona riuscita del Vin Santo è il caratello, all’interno del quale il mosto incontra la feccia delle precedenti produzioni e ci si “crogiola” per circa tre anni. Tra i vini, il Vin Santo profuma di famiglia, di terra e di tradizioni, e proprio come il Pangiallo, scandisce il ritmo della Pasqua che arriva ogni anno.  Colore giallo ambrato, brillante, con sentori di burro, frutta secca, albicocca, noci mandorle. Una buona acidità che lo contraddistingue dagli altri passiti.

Agli appassionati consigliamo anche il Vin Santo Occhio di Pernice, prodotto con il ribelle Sangiovese, e a tutti di leggere bene l’etichetta. Se nn lo producete voi, o nn avete un amico generoso che ve ne offre una bottiglia, guardate che nn vi sia scritto “vino liquoroso”, perché quella è un’altra storia!

PS: Se il pangiallo lo mettiamo ad accompagnare la ricca colazione di Pasqua, insieme a crostini neri, salame e uova, e nn siete amanti dei vini dolci, vi consigliamo un vino morbido, giovane e abbastanza persistente come ad esempio un Bolgheri D.o.c. ( a base Cabernet Franc).

Nunc est bibendum!

I consigli di Augusto Tocci

Lievito – Con questo temine si intende un gruppo di funghi unicellulari che vengono usati sia per la preparazione di bevande alcoliche fermentate sia per la comune lievitazione degli impasti. Il saccharomyces cerevisiae è il conosciutissimo “lievito di birra”, scoperto addirittura dagli antichi Egizi verso il 1500 e rappresenta il prodotto più usato, in assoluto.

Tutt’altra cosa è il “lievito madre”, che è un impasto di farina e acqua acidificato da un complesso di lieviti e batteri lattici in grado di avviare la fermentazione. Una volta presente in ogni casa, col tempo ha ceduto il posto a quello di birra, più veloce e versatile. Anche se oggi sta rivivendo un periodo felice in seguito a una sorta di ritorno dei consumatori ai prodotti naturali. Non che quello di birra sia artificiale.

Scegliamo bene – Più comune, il lievito di birra e lo troviamo fresco, confezionato sottoforma di panetti, oppure essiccato e liofilizzato, quindi più facilmente conservabile.

Conservazione – Il lievito in panetti va tenuto in frigorifero. Quello secco si può lasciare in dispensa. In entrambi i casi, sulle confezioni sono riportati modi e tempi di conservazione.

Proprietà – In commercio si trova anche un tipo di lievito in compresse indicato come integratore alimentare, utile come rimedio per diverse patologie, specialmente dell’apparato digerente.

Tags: Augusto Toccigastronomia consapevolepangiallo
CondividiTweetInviaCondividiInvia

Altri articoli

Pasta con le melanzane: aspettando la bella stagione

Pasta con le melanzane: aspettando la bella stagione

di Le Centopelli
02/04/2022
0

Come ogni fine settimana, ecco un nuovo approfondimento enogastronomico a cura dell'associazione Le Centopelli.

La scarola ‘mbuttunata

La scarola ‘mbuttunata

di Le Centopelli
26/03/2022
0

Il nuovo appuntamento con la rubrica de Le Centopelli è dedicato ad un piatto di origine cilentana.

Il rotolo di patate farcito

Il rotolo di patate farcito

di Le Centopelli
19/03/2022
0

Una preparazione dedicata al tubero più famoso al mondo nel nuovo appuntamento con la rubrica dell’associazione Le Centopelli.

Polpo con le patate, un piatto tipico della cucina italiana

di Le Centopelli
12/03/2022
0

Protagonista dell'appuntamento di questa settimana con la rubrica “Gastronomia Consapevole” è una specialità delle zone costiere della Penisola.

Il baccalà con le cipolle alla borghese

Il baccalà con le cipolle alla borghese

di Le Centopelli
05/03/2022
0

Questa settimana l’associazione Le Centopelli propone una ricetta ideale per il periodo di Quaresima e vigilie.

Prossimo Post
Fabio Battistelli: musica (di ogni tipo) Maestro!

Fabio Battistelli: musica (di ogni tipo) Maestro!

Covid: 10 nuovi casi a Sansepolcro ed altri 7 tra Anghiari e Monterchi

Covid: 7 positivi a Sansepolcro, casi anche ad Anghiari e Caprese Michelangelo

IN EVIDENZA

Pangiallo, la ricetta valtiberina

Pangiallo, la ricetta valtiberina

13/03/2021
La ciaramiglia, una specialità tipica della Valtiberina

La ciaramiglia, una specialità tipica della Valtiberina

20/03/2021
Intossicazione da sushi, la testimonianza: “Mai stata così male”

Intossicazione da sushi, la testimonianza: “Mai stata così male”

16/02/2021
La storia del Primo Aprile a Sansepolcro raccontata in dieci scherzi

La storia del Primo Aprile a Sansepolcro raccontata in dieci scherzi

01/04/2020
ADVERTISEMENT
TeverePost

Quotidiano online edito da:
Ass. Cult. PostComunicazione
Via Senese Aretina, 155
52037 Sansepolcro (AR)
P.I. 02362150514
Email: redazione@teverepost.it

Privacy Policy Cookie Policy Termini e Condizioni

ARCHIVIO

CATEGORIE

  • Attualità
  • Cronaca
  • Cultura
  • Economia
  • Eventi
  • Gastronomia consapevole
  • Notizie
  • Oltre il Tevere
  • Politica
  • Profili d'Autore
  • Pubbliredazionale
  • Sport
  • Valtiberini nel mondo
  • Visioni in sala e salotto

FACEBOOK

INSTAGRAM

Seguici

  • 𝗨𝗻𝗮 𝗻𝘂𝗼𝘃𝗮 𝗮𝘃𝘃𝗲𝗻𝘁𝘂𝗿𝗮 𝗲𝗱𝗶𝘁𝗼𝗿𝗶𝗮𝗹𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗧𝗲𝘃𝗲𝗿𝗲𝗣𝗼𝘀𝘁

La nostra proposta informativa si evolve in un nuovo progetto web unitario assieme alla storica emittente locale TTV Teveretv: da oggi potrete leggerci sulla sezione “#TTVPost” di ttv.it

Un arrivederci, non un addio: tra i nostri obiettivi futuri c
  • La pioggia battente di oggi, un grande classico della manifestazione, non ha frenato l’entusiasmo per il ritorno delle Fiere di Mezzaquaresima a Sansepolcro. L’evento ha preso ufficialmente il via questa mattina ed accompagnerà l’intero weekend biturgense con i tradizionali banchi degli ambulanti, le esposizioni e gli stand gastronomici. L’amministrazione comunale, che anche nei periodi di maggiore impatto dell’epidemia ha espresso fiducia nella possibilità di riproporre la rassegna dopo due anni di stop, ha voluto celebrare questo appuntamento con una simbolica cerimonia in piazza Torre di Berta alla presenza degli organizzatori e delle autorità locali.

Al taglio del nastro, accanto al sindaco Fabrizio Innocenti, era presente anche il cavaliere Valentino Mercati, patron di Aboca. Grazie alla collaborazione tra il Comune e la locale azienda del settore healthcare è stato possibile inaugurare al meglio la Fiera 2022 con l’installazione al centro della piazza cittadina del grande Dodecaedro di Leonardo. La struttura, caratterizzata al suo interno da una pianta di gelso e già protagonista nel centro di Firenze in occasione delle celebrazioni dedicate al genio rinascimentale, è stata messa a disposizione dalla famiglia Mercati per tutta la bella stagione.
L’articolo completo al link in bio
.
@comunedisansepolcro @aboca
#sansepolcro #fiere #fieredimezzaquaresima #eventi #fiera #eventi #manifestazioni #events #aboca #leonardo #dodecahedron #geometria #lucapacioli #pierodellafrancesca #rinascimento #storia #cultura #ambiente
  • 𝗙𝗼𝘁𝗼𝗻𝗼𝘁𝗶𝘇𝗶𝗮 - In attesa del ritorno delle Fiere di Mezzaquaresima, a Sansepolcro è stato installato il grande dodecaedro di proprietà dell’azienda Aboca, già protagonista a Firenze in occasione delle celebrazioni Leonardiane. La struttura, alta circa sei metri e messa a disposizione dalla famiglia Mercati, resterà collocata al centro della Piazza Torre di Berta per tutta la bella stagione. Pochi minuti fa il sindaco biturgense Fabrizio Innocenti ha condiviso una suggestiva immagine che mostra il risultato delle operazioni di installazione, in attesa che cittadini e visitatori possano ammirare di persona l’opera.

Foto: @fabrizio_innocenti_
  • È stato inaugurato questa mattina, al termine dei lavori di restauro, il prezioso affresco di #GerinoDaPistoia che si trova in piazza della Repubblica a Sansepolcro, la “Madonna di Fontesecca”.

L
  • La commemorazione dell
  • L
  • 𝗥𝗲𝗻𝗶𝗰𝗰𝗶, 𝗶 𝗰𝗼𝗺𝘂𝗻𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗩𝗮𝗹𝘁𝗶𝗯𝗲𝗿𝗶𝗻𝗮 𝗶𝗻𝘀𝗶𝗲𝗺𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗶𝗹 𝗚𝗶𝗼𝗿𝗻𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗠𝗲𝗺𝗼𝗿𝗶𝗮
𝘓𝘢 𝘤𝘦𝘳𝘪𝘮𝘰𝘯𝘪𝘢 𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘱𝘳𝘦𝘴𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘥𝘪 𝘵𝘶𝘵𝘵𝘦 𝘭𝘦 𝘴𝘦𝘵𝘵𝘦 𝘮𝘶𝘯𝘪𝘤𝘪𝘱𝘢𝘭𝘪𝘵à 𝘥𝘦𝘭 𝘵𝘦𝘳𝘳𝘪𝘵𝘰𝘳𝘪𝘰. 𝘗𝘰𝘭𝘤𝘳𝘪: “𝘐𝘯 𝘱𝘳𝘰𝘨𝘦𝘵𝘵𝘰 𝘶𝘯𝘰 𝘴𝘱𝘢𝘻𝘪𝘰 𝘮𝘶𝘴𝘦𝘢𝘭𝘦 𝘮𝘶𝘭𝘵𝘪𝘮𝘦𝘥𝘪𝘢𝘭𝘦 𝘥𝘦𝘥𝘪𝘤𝘢𝘵𝘰 𝘢𝘭𝘭
  • 𝗦𝗰𝗼𝗺𝗽𝗮𝗿𝘀𝗮 𝗱𝗶 𝗦𝗮𝘀𝘀𝗼𝗹𝗶, 𝗶𝗹 𝗰𝗼𝗿𝗱𝗼𝗴𝗹𝗶𝗼 𝗱𝗶 𝗦𝗮𝗻𝘀𝗲𝗽𝗼𝗹𝗰𝗿𝗼 - La scomparsa del presidente del Parlamento europeo David Sassoli ha generato commozione anche a Sansepolcro, città a cui l’ex giornalista Rai era molto legato. In particolare, Sassoli era attivo da molti anni nell’Associazione Cultura della Pace, con cui era entrato in contatto grazie allo stretto rapporto con monsignor Luigi Di Liegro, che aveva seguito il percorso del fratello nell’obiezione di coscienza. Dell’associazione Sassoli era socio onorario ed era membro del comitato scientifico dell’omonimo Premio nazionale.
👉 L’articolo completo al link in bio
.
@ep_president @culturadellapace @comunedisansepolcro @partitodemocratico @europeanparliament #davidsassoli #sassoli #europa #europe #europeanparliament #president #presidente #culturadellapace #euro #sansepolcro
  • ⏳ 𝗟𝗮 𝗱𝗶𝗴𝗮 𝗱𝗶 𝗠𝗼𝗻𝘁𝗲𝗱𝗼𝗴𝗹𝗶𝗼 𝗮 𝟭𝟭 𝗮𝗻𝗻𝗶 𝗱𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗿𝗼𝘁𝘁𝘂𝗿𝗮

Erano le 21:30 circa del 29 dicembre 2010 quando il cedimento di due conci dello scarico di superficie della diga di Montedoglio causò un
  • Contatti
  • Disclaimer
  • Privacy
  • Cookie

© 2020 TeverePost - Testata giornalistica registrata c/o Tribunale di Arezzo n.1 06/03/2020. Direttore responsabile: Alessio Metozzi.

Nessun risultato
Tutti i risultati
  • Home
  • Attualità
  • Politica
  • Cronaca
  • Economia
  • Sport
  • Cultura
  • Eventi
  • Rubriche
    • Profili d’Autore
    • Valtiberini nel mondo
    • Gastronomia consapevole
    • Visioni in sala e salotto
    • Oltre il Tevere

© 2020 TeverePost - Testata giornalistica registrata c/o Tribunale di Arezzo n.1 06/03/2020. Direttore responsabile: Alessio Metozzi.