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Coniglio all’arrosto morto: la ricetta di ‘Caino’

Il piatto di questa settimana ci porta a riscoprire una particolare tecnica di preparazione tipica delle massaie toscane. La ricetta, la preparazione e i consigli a cura de Le Centopelli

di Le Centopelli
06/06/2020
in Gastronomia consapevole
Lettura: 3 min.
Coniglio all’arrosto morto: la ricetta di ‘Caino’

Nella nuova puntata di Gastronomia Consapevole, l’associazione Le Centopelli propone un piatto davvero storico e molto legato alla tradizione casalinga della nostra regione: il coniglio all’arrosto morto.

Ai tempi delle nostre nonne, il coniglio era uno dei piatti più in voga tra le famiglie anche durante il periodo della guerra: veniva cucinato in maniera semplice ma saporita, con gli odori che si potevano trovare nell’orto.

Quella dell’arrosto morto, in particolare, è una tecnica di cottura utilizzata per molte carni, pollame, vitello, coniglio ed è una procedura molto comune in Toscana nella cucina di casa.

Poste queste premesse, è arrivato il momento di scoprire tutti i segreti di questo piatto con la ricetta consigliataci da Stefano Betti, in arte ‘Caino’, maestro nell’arte della norcineria e autentica colonna dell’Associazione, accompagnata come sempre dai consigli di Augusto Tocci.

Ingredienti

  • 1 coniglio da 1 kg e mezzo circa
  • Olio, rosmarino, aglio 
  • 1/2 bicchiere di vino bianco secco
  • Sale e pepe quanto basta

Preparazione

Tagliamo il coniglio in pezzi medio-piccoli e passiamo in padella per togliere l’acqua in eccesso.

Scolare e mettere sul tegame con l’olio, l’aglio e il rosmarino, aggiungere sale e pepe.

Fare cuocere a fuoco medio e a metà cottura aggiungere il vino bianco e fare sfumare.

Rosolare bene e servire ben caldo.

I consigli di Augusto Tocci

Coniglio – Come il pollo, appartiene alla categoria di quelle carni che vengono definite bianche e che si distinguono per la loro alta digeribilità,ma anche per il sapore che risulta sempre molto delicato e adatto ad innumerevoli preparazioni culinarie. Si tratta di una carne molto versatile, che varia moltissimo a seconda dell’età dell’animale da cui deriva. Pertanto si deve fare molta attenzione ad acquistare il taglio più adatto al tipo di ricetta che vogliamo preparare. Se decidiamo di servirci da piccoli allevatori, è consigliabile acquistare il coniglio durante il periodo invernale, quando sono disponibili esemplari di età media perché, se troppo vecchi, possono avere carni dure e filamentose. Di contro, se troppo giovani, potrebbero  evidenziare una carenza di sapore.

Scegliamo bene – Quando acquistiamo un coniglio osserviamo attentamente il colore della carne che ne denota la freschezza. Deve essere di colore roseo più o meno pallido, mentre il grasso, invece, deve essere bianco candido.

Pulizia e conservazione – La carne di coniglio deve essere frollata a sufficienza, possibilmente in frigo per due o tre giorni dopo la macellazione. Prima di cucinarla, va lavata con cura, eliminando l’eventuale peluria residua. Inoltre, se dovesse emanare un profumo troppo intenso, il lavaggio con l’aceto è praticamente obbligatorio.

Proprietà – La carne di coniglio è povera di colesterolo e, addirittura, più ricca di proteine di quella bovina. Per questo motivo, ben si adatta alla dieta di bambini e anziani, anche perché fornisce un ottimo apporto di fosforo.

Tags: Augusto Tocciconiglio arrosto mortogastronomia consapevoleLe Centopelli
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Un arrivederci, non un addio: tra i nostri obiettivi futuri c
  • La pioggia battente di oggi, un grande classico della manifestazione, non ha frenato l’entusiasmo per il ritorno delle Fiere di Mezzaquaresima a Sansepolcro. L’evento ha preso ufficialmente il via questa mattina ed accompagnerà l’intero weekend biturgense con i tradizionali banchi degli ambulanti, le esposizioni e gli stand gastronomici. L’amministrazione comunale, che anche nei periodi di maggiore impatto dell’epidemia ha espresso fiducia nella possibilità di riproporre la rassegna dopo due anni di stop, ha voluto celebrare questo appuntamento con una simbolica cerimonia in piazza Torre di Berta alla presenza degli organizzatori e delle autorità locali.

Al taglio del nastro, accanto al sindaco Fabrizio Innocenti, era presente anche il cavaliere Valentino Mercati, patron di Aboca. Grazie alla collaborazione tra il Comune e la locale azienda del settore healthcare è stato possibile inaugurare al meglio la Fiera 2022 con l’installazione al centro della piazza cittadina del grande Dodecaedro di Leonardo. La struttura, caratterizzata al suo interno da una pianta di gelso e già protagonista nel centro di Firenze in occasione delle celebrazioni dedicate al genio rinascimentale, è stata messa a disposizione dalla famiglia Mercati per tutta la bella stagione.
L’articolo completo al link in bio
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  • 𝗙𝗼𝘁𝗼𝗻𝗼𝘁𝗶𝘇𝗶𝗮 - In attesa del ritorno delle Fiere di Mezzaquaresima, a Sansepolcro è stato installato il grande dodecaedro di proprietà dell’azienda Aboca, già protagonista a Firenze in occasione delle celebrazioni Leonardiane. La struttura, alta circa sei metri e messa a disposizione dalla famiglia Mercati, resterà collocata al centro della Piazza Torre di Berta per tutta la bella stagione. Pochi minuti fa il sindaco biturgense Fabrizio Innocenti ha condiviso una suggestiva immagine che mostra il risultato delle operazioni di installazione, in attesa che cittadini e visitatori possano ammirare di persona l’opera.

Foto: @fabrizio_innocenti_
  • È stato inaugurato questa mattina, al termine dei lavori di restauro, il prezioso affresco di #GerinoDaPistoia che si trova in piazza della Repubblica a Sansepolcro, la “Madonna di Fontesecca”.

L
  • La commemorazione dell
  • L
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𝘓𝘢 𝘤𝘦𝘳𝘪𝘮𝘰𝘯𝘪𝘢 𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘱𝘳𝘦𝘴𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘥𝘪 𝘵𝘶𝘵𝘵𝘦 𝘭𝘦 𝘴𝘦𝘵𝘵𝘦 𝘮𝘶𝘯𝘪𝘤𝘪𝘱𝘢𝘭𝘪𝘵à 𝘥𝘦𝘭 𝘵𝘦𝘳𝘳𝘪𝘵𝘰𝘳𝘪𝘰. 𝘗𝘰𝘭𝘤𝘳𝘪: “𝘐𝘯 𝘱𝘳𝘰𝘨𝘦𝘵𝘵𝘰 𝘶𝘯𝘰 𝘴𝘱𝘢𝘻𝘪𝘰 𝘮𝘶𝘴𝘦𝘢𝘭𝘦 𝘮𝘶𝘭𝘵𝘪𝘮𝘦𝘥𝘪𝘢𝘭𝘦 𝘥𝘦𝘥𝘪𝘤𝘢𝘵𝘰 𝘢𝘭𝘭
  • 𝗦𝗰𝗼𝗺𝗽𝗮𝗿𝘀𝗮 𝗱𝗶 𝗦𝗮𝘀𝘀𝗼𝗹𝗶, 𝗶𝗹 𝗰𝗼𝗿𝗱𝗼𝗴𝗹𝗶𝗼 𝗱𝗶 𝗦𝗮𝗻𝘀𝗲𝗽𝗼𝗹𝗰𝗿𝗼 - La scomparsa del presidente del Parlamento europeo David Sassoli ha generato commozione anche a Sansepolcro, città a cui l’ex giornalista Rai era molto legato. In particolare, Sassoli era attivo da molti anni nell’Associazione Cultura della Pace, con cui era entrato in contatto grazie allo stretto rapporto con monsignor Luigi Di Liegro, che aveva seguito il percorso del fratello nell’obiezione di coscienza. Dell’associazione Sassoli era socio onorario ed era membro del comitato scientifico dell’omonimo Premio nazionale.
👉 L’articolo completo al link in bio
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